Scena di caccia alla lepre con due dee. Scena di caccia

arazzo, 1590 - 1599

Arazzo

  • OGGETTO arazzo
  • MISURE Altezza: 362 cm
    Larghezza: 297 cm
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Di Bruxelles
  • LOCALIZZAZIONE Ambasciata d'Italia
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'arazzo, un sovrapporta, fa parte di una serie costituita da dieci pezzi dedicata al mito di Cerere e Proserpina ed originariamente conservata presso il Convento dei Filippini a Roma. Il ciclo subì nel corso degli anni diversi passaggi: gli arazzi infatti vennero acquistati dall'antiquario G. Salvatori, per poi passare nella collezione di Max Bondi e Luigi Pisa ed essere infine acquistati, in parte, dallo Stato. Sei vennero collocati presso il Museo di Palazzo Venezia (PV. 10673, 10674, 10675, 10676, 10678) e dati in deposito all'Ambasciata d'Italia a Berlino nel 2006 (invv. Mae 32, 33, 34, 35, 36, 37), mentre gli altri quattro del ciclo originario si trovano nel Castello di Laarne in Belgio. Questo così come gli altri arazzi sono incentrati sul tema della caccia, tema “regale” e nobiliare per eccellenza sin dall'antichità, e particolarmente diffuso nel Cinquecento. Presentano tutti la stessa composizione: al centro la battuta di caccia vera e propria con le divinità silvestri che vengono rappresentate come donne dell'epoca con abiti di epoca rinascimentale, sullo sfondo un paesaggio boschivo con edifici (torri, castelli) in lontananza. Per quanto riguarda lo stemma che compare in alto al centro (relativo alla famiglia committente), fu definito da Federico Hermanin La Tour de la Vigna, ma sembra invece che debba riconoscersi quello della famiglia cremonese dei Vidoni, nel cui stemma araldico in effetti compare la torre con un tralcio d'uva. In questo sovrapporta, come negli altri cinque, compare in basso a destra sulla cimosa la sigla dell' arazziere, identificata come una V e una B, il che ha fatto avanzare l'ipotesi che possa trattarsi di un membro della famiglia Von Bomberghen, che collaborarono con i Geubel, ben più nota famiglia di arazzieri fiamminghi, viste anche le notevoli affinità a livello stilistico. Gli arazzi rientrano nella produzione di Bruxelles, che dalla seconda metà del XV secolo fino a tutto il XVII secolo, fu capitale dell'arazzeria europea
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1201253689
  • NUMERO D'INVENTARIO 35
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Direzione Generale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio
  • ENTE SCHEDATORE Direzione Generale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio
  • DATA DI COMPILAZIONE 2014
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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