Atleta in riposo. nuotatore che si asciuga

statua,

statua stante

  • OGGETTO statua
  • MATERIA E TECNICA bronzo/ fusione/ cesellatura
  • ATTRIBUZIONI Gregori Romeo (1900/ 1940)
  • LOCALIZZAZIONE Complesso del Foro Italico
  • INDIRIZZO piazza Lauro De Bosis 15, Roma (RM)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Seconda commissione destinata al Foro Mussolini per lo scultore carrarino, vincitore nel 1931 del concorso per la statua del Fromboliere destinata allo Stadio dei Marmi, l'opera fu esposta alla III Quadriennale d'Arte Nazionale tenutasi a Roma, nel Palazzo delle Esposizioni, nel 1939, dove Gregori ebbe una una sala personale. Due cine-giornali dell'Istituto Luce girati l'8 febbraio 1939 riprendono rispettivamente il primo Benito Mussolini e il secondo il re Vittorio Emanuele III con Cipriano Efisio Opppo e il Presidente del Senato Luigi Federzoni intrattenersi nella sala insieme ad altre autorità. Proprio per la statua del Nuotatore, "ben piantato e pur agile nelle allungate sue forme", realistico ed etrusco al contempo, Gregori fu fra gli artisti premiati con lire 5.000 (la Relazione per l'assegnazione dei premi fu inviata a Mussolini il 23 giugno 1939). Fu questa, presumibilmente, l'ultima opera monumentale eseguita dallo scultore, morto prematuramente nel marzo del 1940. Il tema sportivo e l'eroicità del nudo virile, già trattati in una serie di opere (un suo Atleta-pugilatore in riposo in bronzo, esposto alla Biennale di Venezia del 1934 e oggi di collocazione ignota era stato acquistato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri), raggiungono qui l'esito più alto, confermando quella "maschia fermezza delle sue così singolari realizzazioni di tipi" già segnalata con entusiasmo dalla critica nel 1935. La statua segnava il momento più alto della carriera di Gregori, l'unico scultore con Francesco Messina ad essere chiamato nello stesso 1939 a rappresentare l'arte italiana moderna all'Esposizione mondiale di New York, mentre al contempo riceveva la nomina a professore onorario dell'Accademia di belle arti di Carrara. Fu esposta nuovamente alla retrospettiva allestita nel 1940 alla IX Mostra del Sindacato interprovinciale fascista belle arti del Lazio tenutasi ai Mercati Traianei. Realizzata in bronzo con la tecnica della cera persa, l'opera presentava, prima dell'intervento di restauro del 2006 seguito al suo ritrovamento, una situazione conservativa fortemente compromessa, poiché era stata oggetto di azioni vandaliche e di esposizione ad incendio. Data tradizionalmente per dispersa, essa era situata dalle fonti presso la Galleria Nazionale d'Arte Moderna (Riccoboni 1942, pp. 481, 563), e dall'unica monografia esistente sullo scultore presso la famiglia Nostini Giovanni di Roma (Romeo Gregori 1991, p. 96). L'accurata descrizione di Alberto Riccoboni ne sottolinea l'intenso realismo: "raffigura un ragazzo del popolo ritto in piedi, cinto alle reni da un breve triangolo, nell'atto di asciugarsi le spalle. Il corpo di adolescente, smagrito e forte, sembra ancora stillante d'acqua ed è espresso con la piena naturalezza dell'inconscio pulsare della vita; nel volto, adombrato dalla cascata dei capelli grondanti che ricoprono la fronte e fanno schermo agli occhi, con la bocca appena socchiusa nel respiro, è riassunta tutta l'arte del Gregori, fatta di una verità che agli aspetti della natura sa togliere ogni ombra di retorica"
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1201205534
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale Archeologia, Belle arti e Paesaggio di Roma
  • DATA DI COMPILAZIONE 2014
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2022
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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