decorazione plastico-pittorica,
ca 1630 - ca 1635
Tassi Agostino (cerchia)
1580 ca./ 1644
Decorazione a fascia della parte alta delle pareti con scene figurate lungo tutta la parete racchiuse entro cornici in stucco dorato a ovoli e perlinature. Ai quattro angoli mascheroni in stucco dorato e motivi fogliacei
- OGGETTO decorazione plastico-pittorica
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ATTRIBUZIONI
Tassi Agostino (cerchia): cerchia
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ALTRE ATTRIBUZIONI
Gimignani Giacinto
Swanevelt Hermann
Greppi Giovanni Battista
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo Pamphili
- INDIRIZZO Piazza Navona, 14, Roma (RM)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Non si hanno documenti che attestino la paternità della decorazione di questa sala, ciò che ha prodotto una vivace discussione in sede critica. Sulla base di una debole analogia con la decorazione della sala di Mosè, assegnata da Waterhouse (1937) a G. Gimignani, si è creduto di potere assegnare anche la decorazione di questa sala allo stesso artista o a qualche pittore della sua cerchia (Redig de Campos, 1970). Attribuendo la sala di Mosè a Francesco Allegrini la Di Domenico Cortese (1975, pp. 31-37) si distacca da tale parere, spostando anche il periodo di esecuzione sul finire del 5° decennio del '600. La Pugliatti (1977, pp. 70-71) respinge entrambe queste attribuzioni, ricordando che il Passeri aveva specificato che nella parte più antica del Palazzo il Tassi aveva decorato, assieme ad aiuti, alcune sale, mantenute poi durante i lavori di ampliamento dell'immobile. D'altro canto, i documenti che testimoniano la presenza dell'Allegrini tra i pittori dei Pamphili parlano esplicitamente di 4 stanze con fregi eseguite verso il 1659 nell'ala di destra (ala nuova) del palazzo, ciò che lascia escludere un suo intervento nell'ala sinistra, decorata quando Camillo Pamphili era ancora cardinale (1630-1635). Pugliatti opta nell'assegnare la sala di Giuseppe alla cerchia di Agostino Tassi, ricordando che nel processo del 1635 contro Tommaso di Marco Donino Tassi dice di lavorare a Palazzo Pamphili assieme al genovese G.B. Greppi, A. Pastore, F. Lauri, A. Caroselli e G.B. Castiglione. Recentemente la Russel (1997, pp. 171-177) ha proposto di riconoscervi la mano di H. Swanevelt su confronti con un affresco in S. Maria sopra Minerva (sagrestia), un disegno (New York, Pierpont Morgan Lib.) e due dipinti di soggetto analogo (Cambridge, Fitzwilliam Museum) già attribuiti a Claude Lorrain. La Cavazzini torna a vedervi un artista della cerchia del Tassi, G.B. Greppi, noto attraverso la pala di S. Teresa in S. Martino ai monti (1997, p. 414)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente straniero in Italia
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1201202329-0
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Speciale Archeologia, Belle arti e Paesaggio di Roma
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici del Lazio
- DATA DI COMPILAZIONE 1999
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2010
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0