SUITE DU PAVÉ DU TEMPLE DE LA FORTUNE DE PALESTRINE. Porzione del pavimento musivo del Tempio della Fortuna di Palestrina
stampa di traduzione,
Paesaggio: parte del territorio della Nubia; fiume Nilo. Figure: cacciatori; animali reali e fantastici. Oggetti: alberi; piante; rocce
- OGGETTO stampa di traduzione
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MATERIA E TECNICA
ACQUAFORTE
- AMBITO CULTURALE Ambito Francese
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Civico Tuscolano
- LOCALIZZAZIONE Scuderie Aldobrandini
- INDIRIZZO Piazza Guglielmo Marconi, 6, Frascati (RM)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La stampa qui esaminata rappresenta la sezione superiore sinistra del prezioso mosaico nilotico custodito nel Museo Nazionale Archeologico Prenestino di Palestrina. Il grande mosaico policromo, risalente alla fine del II secolo a.C., decorava - in origine - la pavimentazione dell'abside di un edificio del Foro (a pianta rettangolare); nell'opera, mediante la prospettiva a volo d'uccello, sono ritratti complessivamente i territori attraversati dal Nilo da Nord a Sud, dall'alto Egitto fino al confine con l'Etiopia. L'inondazione annuale del fiume, rappresentata nel mosaico, era considerata come un momento importante e gioioso, fonte di prosperità ed abbondanza; per tale motivo, venivano organizzati banchetti in onore del sacro connubio tra Osiride (il Nilo) ed Iside (la terra d'Egitto) dalla cui unione nasceva Horus (il nuovo raccolto). Nel mosaico si allude, nel complesso, alla grandiosità e alla ricchezza del regno tolemaico di cui vengono ritratti momenti di attività legati alla pesca, alla caccia, all'agricoltura, alla pastorizia e al commercio; attraverso la rappresentazione del porto di Alessandria - quest'ultima fondata da Alessandro Magno e considerata come la "capitale culturale e spirituale del mondo greco orientale fra il III e il II secolo a.C" - si esaltava, così, il potere politico della dinastia allora regnante. Il mosaico nilotico (m 6,15x5,06) è stato scoperto nel '600 e, nel tempo, ha subito molteplici spostamenti. All'inizio fu staccato dal pavimento, smembrato e portato a Roma; tra le varie sezioni, quella raffigurante un banchetto, fu acquistata dal granduca di Toscana che - successivamente - la vendette al Museo di Berlino, dove ancora si trova (nel Museo di Palestrina tale sezione è stata sostituita da una copia). Nello specifico, la tavola LIX, mostra parte del territorio della Nubia. Il paesaggio rappresentato è piuttosto selvaggio ed è animato da cacciatori di colore e da animali delle più svariate specie - reali o fantastici - alcuni dei quali accompagnati dalle rispettive didascalie in greco. Lo scorrere lento ed abbondante del Nilo, che si insinua tra le sporgenze rocciose, domina la scena; il fiume attraversa un territorio ricco di flora e fauna ancora primitivo e incontaminato dalla mano dell'uomo. Nella collezione del Museo Tuscolano è presente anche un'altra stampa del volume IV che, del mosaico, riproduce la porzione inferiore destra: tav. LVIII (1201059150)
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1201059151
- NUMERO D'INVENTARIO 137
- ENTE SCHEDATORE Comune di Frascati
- DATA DI COMPILAZIONE 2017
- ISCRIZIONI in alto al centro - SUITE DU PAVÉ DU TEMPLE DE LA FORTUNE DE PALESTRINE - Anonimo francese - a stampa - francese
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0