Sigillo a mandorla con architettura gotica: in alto, entro una nicchia trilobata, l'Eterno Padre, nimbato con barba e capelli prolissi, seduto di fronte, che sorregge il Cristo in croce (la Trinità); al centro, la Vergine in trono, velata e nimbata, col figlio, anch'esso nimbato, sul braccio sinistro al quale offre con la destra un fiore a cinque petali; accanto a Lei, nel campo di destra, figura di Santa martire, nimbata, stante di fronte con la palma nella destra e un libro nella sinistra, ai suoi piedi una corona di fronde, la figura è vestita di tunica e palla; nel campo di sinistra, figura nimbata di Santo stante di fronte, barbato, i capelli ricadenti sulle spalle, vestito di tunica e pallio, con un libro nella mano destra ed un bordone nella sinistra; in basso, la figura stante di fronte del vescovo in abiti pontificali, mitrato, col pastorale, le mani giunte in atto di preghiera; ai lati, due scudi appuntati uguali con una banda contromerlata nel campo; la legenda, in lettere gotiche maiuscole, è compresa entro due filetti