Croce processionale astile trilobata composta da un nodo decorato da sei ovali in smalto raffiguranti: stemma di Veroli, San Giovanni Evangelista (sul rotulo INP iniziali del suo vangelo) una Santa Martire, San Giacomo Maggiore, San Tommaso d'Aquino e S. Onofrio. Sul davanti della croce il Cristo crocifisso con il nimbo, in origine decorato a smalto e l'iscrizione YNRI, sulla destra la Vergine, in alto San Giovanni, o forse l'Eterno Padre (manca del capo), a sinistra una delle tre Marie, in basso la Maddalena. Sul retro al centro la Vergine col Bambino a cui mostra un frutto, sulle quattro braccia i simboli degli evangelisti, in due ovali ai lati della Vergine S. Salome e probabilmente S. Bernardino in basso, sempre in un ovale l'iscrizione. Entrambi i lati della croce hanno il fondo decorato con volute floreali e fitte punzonature. Le figure diversamente dal fondo sono lavorate a fusione
- OGGETTO croce processionale
-
MATERIA E TECNICA
argento/ laminazione/ sbalzo/ fusione
-
ATTRIBUZIONI
Amici Cicci Nicola (notizie 1454)
- LOCALIZZAZIONE Veroli (FR)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L'opera datata e firmata va senz'altro assegnata alla produzione orafa abruzzese, per l'evidentissima identità formale, iconografica e decorativa riscontrabile in altri esemplari sicuramente abruzzesi. Fa solamente eccezione l'assenza del punzone della città di produzione che per legge non doveva mancare; lo stesso nome dell'orafo non compare nelle liste della corporazione degli orafi sulmonesi. Questi due fatti sono però facilmente spiegabili se si consideri la possibilità che l'orefice originario di Sulmona, dove del resto esiste una famiglia di orafi di cui compare frequentemente il nome Amici, abbia lavorato frequentemente fuori dall'Abruzzo non comparendo quindi nelle liste e trascurando il punzone della sua città. Il fatto poi che la croce presenti sia lo stemma di Veroli che vari santi qui particolarmente venerati (San Giovanni e San Giacomo Maggiore e la loro stessa madre S. Salome) e contitolari della Chiesa di Santa Maria dei Franconi (S. Onofrio) fa pensare che proprio in questa città e per questa chiesa l'opera sia stata eseguita, rimanendovi dal 1453, fino al suo trasferimento (1910 ca.) nella Cattedrale e da li (Aprile 1975) nel Museo del Tesoro del Duomo
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
-
CONDIZIONE GIURIDICA
detenzione Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1200707694
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Lazio (con esclusione della citta' di Roma)
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici del Lazio
- DATA DI COMPILAZIONE 1975
-
DATA DI AGGIORNAMENTO
2005
- ISCRIZIONI ANNO D./ MCCCCLIIII/ MAGISTER NI/ COLAUS AMICI/ CICCI DE SULM/ ONA FECIT/ HOC OPUS - a rilievo - latino
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0