Alto biellese. paesaggio
dipinto,
1887 - 1887
Delleani Lorenzo (pollone Biellese 1840/torino 1908)
Pollone Biellese 1840/Torino 1908
paesaggio campestre con buoi e processione
- OGGETTO dipinto
-
MISURE
Altezza: 112
Larghezza: 152
-
ATTRIBUZIONI
Delleani Lorenzo (pollone Biellese 1840/torino 1908)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo delle Belle Arti
- INDIRIZZO Viale delle Belle Arti 131, Roma (RM)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Opera tra le più esemplari della tarda produzione di Delleani, "Alto Biellese" rappresenta uno di quei paesaggi alpestri dell'alta regione piemontese e cari al pittore, che ricorrono con frequenza sia nelle tavolette sia nei quadri di grandi dimensioni. Essi sono caratterizzati per lo più da una luce chiara, vibrante e raggelata allo stesso tempo per via dell'atmosfera spesso uggiosa di quei territori, e da una attenzione naturalistica che avvicinano Delleani, almeno negli intenti, ai pittori del paesaggismo piemontese e della Scuola di Rivara. La tangenza con questi ultimi, tuttavia, per la dominanza di una tavolozza incentrata sui toni verdi e la cura del dettaglio, allontanano il dipinto dalla produzione più apprezzata e originale dell'artista caratteristica dei primi anni Ottanta. L'interesse per i paesaggi del Biellese si accompagnava spesso, nel pittore, all'interesse per i rituali montani di quelle zone; essi erano studiati quale ambientazione di riti montanari da cui Delleani era molto affascinato e che analizzava con attenzione quasi etnografica al mito contadino,di cui apprezzava, soprattutto, l'armonia che si instaurava tra quei luoghi e i suoi abitanti, interessi che lo avvicinano, in questi termini, alla poetica che Segantini portava avanti, con esiti molto diversi, in quegli stessi anni (cfr. Lafranconi 2006). Nel dipinto in esame - che pone l'attenzione sugli armenti in primo piano rispetto alla processione che si allontana in secondo piano - si riconosce lo stesso scenario che fa da sfondo ai temi della processione in montagna di "In montibus sanctis" o nella "Processione di Fontanamora" (1882, collezione privata, Biella), che l'artista dipinse nei primi anni Ottanta. Si tratta della valle del torrente Oropa, dove si incrociavano le vie per i santuari della Madonna di Oropa, di Graglia e di San Giovanni (cfr. Dragone 1974, I, tavv. XXX-XXXI e tav. 95) in cui è riconoscibile la lunga baita che compare in questo dipinto. L'opera partecipò assieme a "Festa al romitaggio" e "In excelsis" all'Esposizione Nazionale di Venezia del 1887 dove fu acquistato per le collezioni nazionali nel 1888
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
-
CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1200491602
- NUMERO D'INVENTARIO 1055
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma
- ENTE SCHEDATORE S 51
- DATA DI COMPILAZIONE 1997
- ISCRIZIONI in basso a sinistra - 1887 Delleani -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0