Ritratto della Marchesa Casati. ritratto

dipinto, ca 1911 - ca 1914

ritratto femminile

  • OGGETTO dipinto
  • MISURE Altezza: 130
    Larghezza: 176
  • ATTRIBUZIONI Boldini Giovanni (ferrara 1842/parigi 1931)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo delle Belle Arti
  • INDIRIZZO Viale delle Belle Arti 131, Roma (RM)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto ritrae Luigia Adele Rosa Maria Amman, meglio nota come Marchesa Luisa Casati (Milano, 23 gennaio 1881 - Londra, 1 giugno 1957), aristocratica e collezionista, moglie del marchese Camillo Casati Stampa di Soncino. Posò per molti artisti e fotografi di fama internazionale, tra cui Kees van Dongen ("La donna in bianco", 1912, Roma, Galleria Nazionale d'Arte Moderna) Ingacio Zuloaga, Adolph de Meyer, Paul Troubetzkoy, Alberto Martini, RIPR Fortunato Depero e Man Ray (v. Orlando Yaccarino M. - Ryersson S.D., 2003, in ordine: tav. 4, 5, fig. 1, 15, 23, 42), i quali, attratti dal suo aspetto magnetico, contribuirono a diffonderne l'immagine della diva eccentrica, consegnandola al mito. Fu particolarmente legata, anche sentimentalmente, al poeta Gabriele D'Annunzio, il quale si ispirò a lei per personaggi come Isabella Inghirami, protagonista di "Forse che sì, forse che no" (1910. Cfr. Dini, 2002, p. 184). Anche Giovanni Boldini ebbe un importante legame con la Marchesa Casati, forse pure sentimentale (cfr. Orlando Yaccarino M. - Ryersson S.D., 2003, p. 47): i due si conobbero a Venezia nel 1908, durante una colazione all'Hotel Danieli con Gabriele D'Annunzio (cfr. Cecchi, 1962, p. 207; Orlando Yaccarino - Ryersson, ibidem), ed intrattennero un duraturo sodalizio affettivo ed artistico testimoniato da diverse lettere (Dini, 2002, vol.II, pp. 184-187, 191-195, 197-198, 200, 221, 234-235, 239-243), in molte delle quali il pittore si rivolge alla Marchesa chiamandola "divina". Nello stesso anno, Boldini eseguì il "Ritratto della Marchesa Casati con un levriero" (collezione Andrew Lloyd Webber: ripr. in Dini, 2002, vol. III, tomo II, n. 967).La bellezza fatale di Luisa Casati incarnava perfettamente l'ideale boldiniano della maturità, pienamente espresso in grandi ritratti di donne slanciate in pose disinvolte e abiti alla moda: divenne, pertanto, una delle sue modelle predilette. Il "ritratto della Marchesa Casati con penne di pavone" è assegnato dalla bibliografia al periodo 1911-1913/1914, basandosi sui riferimenti che Boldini, nelle lettere alla Marchesa, sembra fare all'opera (Cardona, 1951, pp. 149-150, 152; Mauriés, 1987, pp. 39-41, 149-152; Marcenaro, 1987, n. 36; Piantoni - Venturoli, 1990, n. XXXIV, p. 265;): Boldini lavorò sul dipinto a più riprese, senza probabilmente mai ritenerlo del tutto compiuto. Esso, infatti, secondo le testimonianze della vedova Boldini, non uscì mai dal suo studio (cfr. Cardona, op. cit.; A.Villari in Boldini, 2005, p. 266): tuttavia, un non precisato ritratto della Marchesa Casati risulta esposto nel 1914 nella sala XIII della II Secessione Romana (cfr. Stringa, 2010, op. cit.). Anche questo ritratto, come quello del 1908, doveva inizialmente raffigurare la Marchesa assieme ai suoi cani, "più volte comparsi e scomparsi sotto il pennello del pittore" (Cardona,1951, p. 150). Luisa Casati veniva spesso ritratta in compagnia di animali, anche esotici, per i quali nutriva una grande passione: la GNAM conserva cinque studi a matita di Boldini, acquistati presso la vedova dell'artista, raffiguranti la Marchesa con i suoi levrieri. I continui interventi sulla tela ne hanno accentuato il senso di movimento - già presente grazie alla posa ardita dell'effigiata - e quella tendenza all'astrazione che avrebbe caratterizzato la fase matura della produzione boldiniana. L'opera, entrata nel 1942 nella raccolta Fassini di Roma, è appartenuta a Franco Palma, il quale l'ha donata alla GNAM nel 1960
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1200491525
  • NUMERO D'INVENTARIO 5105
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma
  • ENTE SCHEDATORE S 51
  • DATA DI COMPILAZIONE 1997
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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