Gli ultimi momenti di Carlo Alberto. soggetto storico
dipinto,
ca 1884 - ca 1884
Previati Gaetano (ferrara 1852 - Milano 1920)
Ferrara 1852 - Milano 1920
scena di interno con un uomo seduto e con le mani incrociate ed un altro posto sulla destra. Sul tavolo a sinistra sono posti dei fogli ed un calamaio
- OGGETTO dipinto
-
MISURE
Altezza: 170
Larghezza: 280
-
ATTRIBUZIONI
Previati Gaetano (ferrara 1852 - Milano 1920)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo delle Belle Arti
- INDIRIZZO Viale delle Belle Arti 131, Roma (RM)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Iniziati gli studi artisti nella sua città natale, Ferrara, l'artista ben presto si trasferisce a Milano, dove frequenta l'Accademia di Brera. Il suo stile nell'ultimo decennio del XIX secolo si rivela moderno ed innovativo rispetto alla pittura accademica dell'ottocento, tanto che Previati è considerato l'iniziatore del divisionismo in Italia. La tela di proprietà Gnam, collocata cronologicamente al 1884, anno in cui fu presenta all'Esposizione di Torino con il titolo "Oporto", è invece da attribuire stilisticamente agli anni in cui l'artista opera ancora nell'ambiente romantico lombardo, prediligendo i temi delle gesta e della morte degli eroi storici o letterari. Qui l'artista ritrae il re Carlo Alberto di Savoia negli ultimi momenti della sua vita. Il sovrano, dopo aver promulgato nel 1848 lo Statuto, che da lui prese il nome di Statuto Albertino, rendendo il Regno di Sardegna una monarchia costituzionale di stampo liberale e dopo aver intrapreso la prima guerra d'indipendenza (1848-1849), abdicò in favore del figlio Vittorio Emanuele II, il futuro re d'Italia, e si ritirò in esilio a Oporto in Portogallo, dove morì il 28 luglio del 1849. L'opera dopo la prima esposizione è stata probabilmente acquistata dallo stesso donatore Jannello, italiano residente a Buenos Aires, come ricorda una lettera di Previati datata 22 agosto 1893, in cui pregava il signor Demarchi di mandargli dall'America il Carlo Alberto per utilizzarlo a Roma (cfr. Lettera al fratello Giuseppe, Milano, 22 agosto 1893, pubblicata in F. Bellonzi, T.Fiori, Roma 1968, vol. I, p.284). Delle successive trattative per il rientro a Roma dell'opera non si hanno notizie e il commendatore Jannello, verosimilmente, lo tenne presso di sé fino a quando nel 1914 lo donò alla Galleria
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
-
CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1200489546
- NUMERO D'INVENTARIO 1353
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma
- ENTE SCHEDATORE Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma
- DATA DI COMPILAZIONE 1995
- ISCRIZIONI in basso a destra - Previati -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0