Bosco con bravo in agguato. scena di brigantaggio
dipinto,
ca 1858 - ca 1858
D'azeglio Massimo (torino 1789 - Torino 1866)
Torino 1789 - Torino 1866
- OGGETTO dipinto
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MISURE
Altezza: 81.5
Larghezza: 137.5
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ATTRIBUZIONI
D'azeglio Massimo (torino 1789 - Torino 1866)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo delle Belle Arti
- INDIRIZZO Viale delle Belle Arti 131, Roma (RM)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE D'Azeglio riprese a dipingere a metà degli anni Cinquanta, dopo la pausa dovuta gli impegni politici che lo avevano portato in seguito alla Prima Guerra d'Indipendenza, tra il 1849 e il 1852, ad essere Primo Ministro del Regno di Sardegna, quando decise di ritirarsi a vita privata. In questa fase della sua carriera, piuttosto che dipingere dal vero, il pittore preferiva attingere dal vasto repertorio di bozzetti e appunti giovanili che aveva eseguito per lo più a Roma e nel Lazio componendo, come presi dal vero, paesaggi boschivi dei Castelli Romani (Rosazza 2006).Nel dipinto in esame, d'Azeglio propone un paesaggio che porta vanti la tradizione romantica, influenzata dalla lucidità ottica dei dipinti di Jakob Philipp Hackert, con grandi quinte arboree che guidano lo sguardo fino ad una cascatella, punto focale della prospettiva di alberi, rese con cura naturalistica e senso atmosferico. Protagonista della scena, un bravo di manzoniana memoria che appoggiato al grande tronco in primo piano, scruta la vittima che incede verso sinistra, quasi incorniciato dalle fronde dell'albero. Il quadro appare ricollegabile ai paesaggi dipinti negli anni Venti e Trenta del secolo, mentre elabora la sua idea di "paesaggio istoriato", in linea con essi sia per la resa del paesaggio, sia per il tema dei briganti, molto in voga a partire dal 1823, quando Bartolomeo Pinelli (1781-1835) pubblicò la "Nuova raccolta di cinquanta costumi de' contorni di Roma compresi diversi fatti di briganti" il cui riflesso si ritrova in disegni eseguiti da d'Azeglio durante il secondo soggiorno romano (1818-28), come "Scena di brigantaggio nella campagna romana", databile al 1823-24 (Torino, Biblioteca Reale, cfr. "Cultura figurativa e architettonica negli Stati del Re di Sardegna", Torino, 1980, p.500). "Bosco con bravo in agguato", ad ogni modo, è riferibile alla fine degli anni Cinquanta, quando il dipinto fu riprodotto in litografia dall'amico Giuseppe Camino col titolo "Questa volta non scappi!" (con l'iscrizione "M.D.Azeglio dip./ Torino Lit. F.lli Doyen/ Camino lit.") per l'Album dell'Esposizione della Promotrice di Belle Arti di Torino del 1858: la riproduzione, dunque, piuttosto fedele all'originale (un esemplare è pubblicato in Mistrangelo 1981, p.37), permette di datare l'opera verosimilmente intorno a quell'anno
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1200489440
- NUMERO D'INVENTARIO 1341
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma
- ENTE SCHEDATORE Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma
- DATA DI COMPILAZIONE 1995
- ISCRIZIONI in basso a destra in rosso - Azeglio -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0