motivi decorativi
pluteo,
1718 - 1718
Porzione sinistra del pluteo a unica specchiatura inquadrata da una cornice modanata: un rombo con terminazioni a giglio include entro modanature un fiore d'acanto a quattro elementi gigliati disposti a croce. Il verso della lastra è stato utilizzato nel XVIII secolo per un'iscrizione
- OGGETTO pluteo
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MATERIA E TECNICA
MARMO BIANCO
- AMBITO CULTURALE Ambito Greco-costantinopolitano
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Basilica di S. Maria in Cosmedin
- INDIRIZZO piazza Bocca della Verità, 18, Roma (RM)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Questa figurazione si accostava, in origine, alla successiva nella porzione mancante secondo lo schema documentato nei plutei di San Clemente. Farioli Campanati ipotizza per i plutei del VI secolo una diretta importazione da Costantinopoli. Un'ipotesi più probabile è quella che vede i plutei in esame come prodotto di maestranze greco-costantinopolitane attive sia nella chiesa di San Clemente sia in quella di Santa Maria in Cosmedin (Guiglia Guidobaldi, 1992). L'iscrizione commemora l'operato del card. Annibale Albani che nel 1718 fece ricostruire la facciata della chiesa
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1200430214
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici del Lazio
- DATA DI COMPILAZIONE 1995
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2005
- ISCRIZIONI verso del pluteo - ANNIBALI S R E CARD ALBANO/ OB FRONTEM HUIUS SUAE DIACONIAE/ VETUSTATE SQUALLENTEM/ NOVO OPIFICIO/ VETERI ADHUC STANTI CONFORMATO/ AFFABRE RESTITUTAM/ CAPITULUM ET CANONICI/ GRATI ANIMI MONUMENTUM/ PP/ ANNO SALUTIS MDCCXVIII - a incisione - latino
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0