elementi architettonici del peribolo del Foro Transitorio

disegno architettonico, ca 1579 - ca 1585

Descrizione della posizione dei diversi fogli costituenti la tavola, secondo la numerazione dell'inventario del 1973: FN8143v è la pagina sinistra, FN8144 la destra. Quest'ultimo foglio ha una numerazione moderna, a matita: 93. Raffigura, a sinistra la cornice dell'attico a grandezza naturale e dettagli del rilievo; a destra, basamento dell'attico, schizzo (sovrapposto) dell'Arcus Aureus, prospetto e pianta di un tratto del colonnato. Iscrizioni, misure e scala grafica. Acquerellatura in bruno

  • OGGETTO disegno architettonico
  • MATERIA E TECNICA carta bianca/ penna/ inchiostro bruno/ acquerellatura
  • MISURE Altezza: 532 mm
    Larghezza: 680 mm
  • ATTRIBUZIONI Alberti Alberto (1525-1526/ 1598)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Istituto Nazionale per la Grafica
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Fontana di Trevi
  • INDIRIZZO Via della Stamperia, 6, Roma (RM)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Alberti dedica una parte della tavola al dettaglio del rilievo, con delfini e conchiglia tra cespi d'acanto, della cornice dell'attico, descritto accuratamente anche nell'iscrizione. Riporta segni di riferimento nell'insieme del prospetto, del quale indica anche l'interramento, riscontrato dall'artista al momento del rilievo. Lo stesso particolare compare nel codice B, f. 30. Il disegno fa parte del volume 2502 del Gabinetto Disegni e Stampe, il cosiddetto codice C. Il volume appartiene a un gruppo di quattro (2501 A e B, 2502, 2504) con disegni architettonici attribuiti ad Alberto Alberti, per lo più dettagli o parti di monumenti antichi di Roma. Presentati ai soci dell’Accademia dei Lincei da R. Lanciani nel 1882, quando ancora appartenevano alla famiglia in Borgo San Sepolcro, furono ceduti al Gabinetto Nazionale nel 1913 da Luigi Prosperi, che li aveva acquistati da Ernestina Guidotti, figlia di un Alberti ed erede della famiglia. Riferiti da Lanciani a Cherubino e a Giovanni Alberti, nel 1982 un breve contributo di M. L. Forni propose l’attribuzione dei volumi ad Alberto, padre dei due artisti, sulla base del confronto con la grafia dei Diari degli Alberti conservati agli Uffizi. La studiosa curò l’edizione completa dei volumi (1991). Sulla base delle date che compaiono in vari fogli, il codice C risulta compreso tra il 1579 e il 1585. I volumi presentano un repertorio di forme e modelli, sulla base di rilievi dal vero esattamente misurati, muniti di piante, profili, modini, completati da indicazioni testuali. I codici nacquero probabilmente come volumi di fogli bianchi legati, in seguito estesi da prolunghe secondo le necessità del disegno, che spesso mostra continuità tra due fogli cuciti. A seguito di un restauro i codici furono sciolti e le prolunghe spesso staccate. La numerazione a matita è moderna. Trascrizione delle iscrizioni in Forni, p. 164
  • TIPOLOGIA SCHEDA Disegni
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1200268519
  • NUMERO D'INVENTARIO FN8144
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Istituto Nazionale per la Grafica
  • ENTE SCHEDATORE Istituto Nazionale per la Grafica
  • DATA DI COMPILAZIONE 2014
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLO STESSO AUTORE - Alberti Alberto (1525-1526/ 1598)

ALTRE OPERE DELLO STESSO PERIODO - ca 1579 - ca 1585

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'