varianti di capitello composito

disegno architettonico, ca 1579 - ca 1585

Foglio unico, mancante di una porzione rettangolare in basso a destra, ritagliata. Segno di piegatura all'altezza del taglio. Il numero di inventario, non ben leggibile, è ripetuto a matita accanto. Il verso è bianco, con timbro; riporta una numerazione moderna a matita, in alto 55 in basso 56. Il disegno a penna è ombreggiato a tratteggio, raffigura un capitello composito con foglie, baccellature, fusarola, ovoli, kymation lesbio continuo. In alto a sinistra, schizzo del capitello visto dal basso e rosetta dell'abaco. A sinistra, schizzo a matita di una diversa variante di capitello composito (fronte e fianco), con foglie e volute di cartiglio completo, disegno in parte interrotto dal taglio del foglio

  • OGGETTO disegno architettonico
  • MATERIA E TECNICA carta bianca/ penna/ inchiostro bruno/ matita
  • MISURE Altezza: 553 mm
    Larghezza: 431 mm
  • ATTRIBUZIONI Alberti Alberto (1525-1526/ 1598)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Istituto Nazionale per la Grafica
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Fontana di Trevi
  • INDIRIZZO Via della Stamperia, 6, Roma (RM)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il disegno risultava interpolato erroneamente in questo punto del volume (vedi scheda 1200268477) insieme ad altri fogli sciolti (da FN8107 a FN8112). Si trattava probabilmente di pagina sinistra; il taglio di una parte era già apportato al tempo del volume della Forni (1991). Il disegno fa parte del volume 2502 del Gabinetto Disegni e Stampe, il cosiddetto codice C. Il volume appartiene a un gruppo di quattro (2501 A e B, 2502, 2504) con disegni architettonici attribuiti ad Alberto Alberti, per lo più dettagli o parti di monumenti antichi di Roma. Presentati ai soci dell’Accademia dei Lincei da R. Lanciani nel 1882, quando ancora appartenevano alla famiglia in Borgo San Sepolcro, furono ceduti al Gabinetto Nazionale nel 1913 da Luigi Prosperi, che li aveva acquistati da Ernestina Guidotti, figlia di un Alberti ed erede della famiglia. Riferiti da Lanciani a Cherubino e a Giovanni Alberti, nel 1982 un breve contributo di M. L. Forni propose l’attribuzione dei volumi ad Alberto, padre dei due artisti, sulla base del confronto con la grafia dei Diari degli Alberti conservati agli Uffizi. La studiosa curò l’edizione completa dei volumi (1991). Sulla base delle date che compaiono in vari fogli, il codice C risulta compreso tra il 1579 e il 1585. I volumi presentano un repertorio di forme e modelli, sulla base di rilievi dal vero esattamente misurati, muniti di piante, profili, modini, completati da indicazioni testuali. I codici nacquero probabilmente come volumi di fogli bianchi legati, in seguito estesi da prolunghe secondo le necessità del disegno, che spesso mostra continuità tra due fogli cuciti. A seguito di un restauro i codici furono sciolti e le prolunghe spesso staccate
  • TIPOLOGIA SCHEDA Disegni
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1200268479
  • NUMERO D'INVENTARIO FN8108v
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Istituto Nazionale per la Grafica
  • ENTE SCHEDATORE Istituto Nazionale per la Grafica
  • DATA DI COMPILAZIONE 2014
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLO STESSO AUTORE - Alberti Alberto (1525-1526/ 1598)

ALTRE OPERE DELLO STESSO PERIODO - ca 1579 - ca 1585

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'