elementi architettonici del secondo ordine del Teatro di Marcello
Descrizione della posizione dei diversi fogli costituenti la tavola, secondo la numerazione dell'inventario del 1973: FN8098v è la pagina sinistra; la pagina destra non è inventariata, ma è segnata a matita, in basso a destra, "FN8098bis" (notazione moderna). FN8159 è la prolunga superiore sinistra (staccata); è più ampia di una pagina, ha una sua prolunga laterale attaccata. In basso a destra ha un'annotazione moderna a matita: pezzo 8. La pagina destra ha una prolunga inferiore, staccata, inventariata FN8099. Anche questa ha a sua volta una prolunga laterale attaccata. Tutte le prolunghe hanno segni di piegatura per la chiusura del volume. Sui due fogli centrali è disegnato il capitello ionico, a tutta grandezza, e i profili di due basi delle semicolonne, con misure. Sulla prolunga superiore prosegue la trabeazione, con tre iscrizioni, una sulla sima, una presso la cornice, una sotto la decorazione a ovuli e frecce. In basso, cornice del dado, con iscrizione e misure. Il disegno ha linee preparatorie incise; è acquerellato in bruno e grigio per le ombreggiature, con tocchi di biacca. Tracce di disegno a sanguigna
- OGGETTO disegno architettonico
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MATERIA E TECNICA
carta bianca/ incisione/ penna/ inchiostro bruno/ acquerellatura/ sanguigna/ biacca
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MISURE
Altezza: 1280 mm
Larghezza: 829 mm
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ATTRIBUZIONI
Alberti Alberto (1525-1526/ 1598)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Istituto Nazionale per la Grafica
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Fontana di Trevi
- INDIRIZZO Via della Stamperia, 6, Roma (RM)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La terza tavola sul Teatro di Marcello illustra l'ordine ionico. Con la consueta meticolosità Alberti avverte che gli elementi più in alto non hanno una misurazione precisa, a causa della pericolosità dell'impresa, e rileva il precario stato di conservazione della cornice del secondo ordine. Questa seconda osservazione torna anche nel disegno del codice A, f. 30, che illustra lo stesso ordine ionico anche nei ff. 30v e 31). Alberti precisa anche la posizione reale degli ovoli, in asse con i dentelli, a differenza di quanto potrebbe apparire dal disegno. Il disegno fa parte del volume 2502 del Gabinetto Disegni e Stampe, il cosiddetto codice C. Il volume appartiene a un gruppo di quattro (2501 A e B, 2502, 2504) con disegni architettonici attribuiti ad Alberto Alberti, per lo più dettagli o parti di monumenti antichi di Roma. Presentati ai soci dell’Accademia dei Lincei da R. Lanciani nel 1882, quando ancora appartenevano alla famiglia in Borgo San Sepolcro, furono ceduti al Gabinetto Nazionale nel 1913 da Luigi Prosperi, che li aveva acquistati da Ernestina Guidotti, figlia di un Alberti ed erede della famiglia. Riferiti da Lanciani a Cherubino e a Giovanni Alberti, nel 1982 un breve contributo di M. L. Forni propose l’attribuzione dei volumi ad Alberto, padre dei due artisti, sulla base del confronto con la grafia dei Diari degli Alberti conservati agli Uffizi. La studiosa curò l’edizione completa dei volumi (1991). Sulla base delle date che compaiono in vari fogli, il codice C risulta compreso tra il 1579 e il 1585. I volumi presentano un repertorio di forme e modelli, sulla base di rilievi dal vero esattamente misurati, muniti di piante, profili, modini, completati da indicazioni testuali. I codici nacquero probabilmente come volumi di fogli bianchi legati, in seguito estesi da prolunghe secondo le necessità del disegno, che spesso mostra continuità tra due fogli cuciti. A seguito di un restauro i codici furono sciolti e le prolunghe spesso staccate. Le annotazioni a matita sono moderne, di restauro. Per la trascrizione delle iscrizioni, v. Forni pp. 129-130
- TIPOLOGIA SCHEDA Disegni
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1200268469
- NUMERO D'INVENTARIO FN8159
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Istituto Nazionale per la Grafica
- ENTE SCHEDATORE Istituto Nazionale per la Grafica
- DATA DI COMPILAZIONE 2014
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0