elementi architettonici del terzo ordine dell'Anfiteatro Flavio
disegno architettonico,
ca 1579 - ca 1585
Alberti Alberto (1525-1526/ 1598)
1525-1526/ 1598
Descrizione della posizione dei diversi fogli costituenti la tavola, secondo la numerazione dell'inventario del 1973: FN8094v è la pagina sinistra; a 37 mm del suo margine laterale, angolo inferiore destro, si deve apporre la prolunga, staccata e non inventariata. In corrispondenza compare un riferimento a matita: T. FN8095 è la pagina destra, che ha una numerazione moderna a matita: in alto 38 e in basso 39. Ha verso non disegnato, con timbro. Raffigurazioni del disegno: a destra in basso, schizzo dell'ordine con attacco delle arcate, riferimenti e misure; in alto e a sinistra, profili di cornici e basi, alzato, pianta del pilastro. Acquerellatura per la definizione dei volumi
- OGGETTO disegno architettonico
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MATERIA E TECNICA
carta bianca/ incisione/ penna/ inchiostro bruno/ acquarellatura/ matita
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MISURE
Altezza: 850 mm
Larghezza: 800 mm
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ATTRIBUZIONI
Alberti Alberto (1525-1526/ 1598)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Istituto Nazionale per la Grafica
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Fontana di Trevi
- INDIRIZZO Via della Stamperia, 6, Roma (RM)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La tavola fa parte della serie sugli ordini architettonici del Colosseo; tratta il terzo ordine, corinzio, secondo il consueto schema: piccolo alzato dell’ordine con attacco delle arcate, misurato e munito di lettere di riferimento, e attorno ad esso i dettagli con profili di cornici e basi, altre alla pianta del pilastro. Il tutto con dettagliate misure e osservazioni prese dal vero durante il rilievo dall’Alberti, che scrive tra l'altro di un cornicione ritrovato 40 palmi sotto terra, negli scavi di una vigna vicina al monumento, e delle difficoltà nella misurazione di alcune parti. I riferimenti a matita sono moderni, probabilmente apposti in occasione del restauro. Il disegno fa parte del volume 2502 del Gabinetto Disegni e Stampe, il cosiddetto codice C. Il volume appartiene a un gruppo di quattro (2501 A e B, 2502, 2504) con disegni architettonici attribuiti ad Alberto Alberti, per lo più dettagli o parti di monumenti antichi di Roma. Presentati ai soci dell’Accademia dei Lincei da R. Lanciani nel 1882, quando ancora appartenevano alla famiglia in Borgo San Sepolcro, furono ceduti al Gabinetto Nazionale nel 1913 da Luigi Prosperi, che li aveva acquistati da Ernestina Guidotti, figlia di un Alberti ed erede della famiglia. Riferiti da Lanciani a Cherubino e a Giovanni Alberti, nel 1982 un breve contributo di M. L. Forni propose l’attribuzione dei volumi ad Alberto, padre dei due artisti, sulla base del confronto con la grafia dei Diari degli Alberti conservati agli Uffizi. La studiosa curò l’edizione completa dei volumi (1991). Sulla base delle date che compaiono in vari fogli, il codice C risulta compreso tra il 1579 e il 1585. I volumi presentano un repertorio di forme e modelli, sulla base di rilievi dal vero esattamente misurati, muniti di piante, profili, modini, completati da indicazioni testuali. I codici nacquero probabilmente come volumi di fogli bianchi legati, in seguito estesi da prolunghe secondo le necessità del disegno, che spesso mostra continuità tra due fogli cuciti. A seguito di un restauro i codici furono sciolti e le prolunghe spesso staccate. Per la trascrizione delle iscrizioni, v. Forni p. 126
- TIPOLOGIA SCHEDA Disegni
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1200268464
- NUMERO D'INVENTARIO FN8095
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Istituto Nazionale per la Grafica
- ENTE SCHEDATORE Istituto Nazionale per la Grafica
- DATA DI COMPILAZIONE 2014
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0