elementi architettonici del Tempio rotondo del Foro Boario
FN8089 è il foglio principale, usato in orientamento orizzontale; comprende la parte alta del disegno fino a circa metà capitello. La parte inferiore del disegno si svolge sulla prolunga, di dimensioni simili al foglio al quale è attaccata, sempre secondo l'orientamento orizzontale. La tavola andava ripiegata in basso e sul lato destro, come mostrano le piegature, per la chiusura del volume. Verso non disegnato, con timbro; numerato in alto, al centro, a matita: 32; numerato sul verso, a matita: 33. Disegno ombreggiato a tratteggio e all'acquerello. Raffigurazioni: a sinistra, capitello corinzio; a destra, dal basso: sezione delle scannellature delle colonne al sommoscapo; base delle colonne; cornice interna della cella; cornice esterna della cella; modanature di architrave e stipiti della porta
- OGGETTO disegno architettonico
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MATERIA E TECNICA
carta bianca/ incisione/ penna/ inchiostro bruno/ acquarellatura/ matita
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MISURE
Altezza: 850 mm
Larghezza: 576 mm
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ATTRIBUZIONI
Alberti Alberto (1525-1526/ 1598)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Istituto Nazionale per la Grafica
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Fontana di Trevi
- INDIRIZZO Via della Stamperia, 6, Roma (RM)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il foglio appare rifilato sul lato sinistro, lato della legatura. Alcuni dei dettagli architettonici sono presentati in grandezza naturale, come avvertono le iscrizioni; vi sono lettere di riferimento alla tavola precedente, che illustra l'intero edificio, e iscrizioni di dettaglio. La raffigurazione principale del capitello è più incisivamente ombreggiata a tratteggio nei fogliami, con uso dell'acquerello nelle altre parti; sono acquerellate le ombre dei volumi nei profili delle modanature illustrate nella parte destra della tavola. Il capitello e la base, con la sezione delle scannellature, compaiono anche nel codice A, f. 16. Il disegno fa parte del volume 2502 del Gabinetto Disegni e Stampe, il cosiddetto codice C. Il volume appartiene a un gruppo di quattro (2501 A e B, 2502, 2504) con disegni architettonici attribuiti ad Alberto Alberti, per lo più dettagli o parti di monumenti antichi di Roma. Presentati ai soci dell’Accademia dei Lincei da R. Lanciani nel 1882, quando ancora appartenevano alla famiglia in Borgo San Sepolcro, furono ceduti al Gabinetto Nazionale nel 1913 da Luigi Prosperi, che li aveva acquistati da Ernestina Guidotti, figlia di un Alberti ed erede della famiglia. Riferiti da Lanciani a Cherubino e a Giovanni Alberti, nel 1982 un breve contributo di M. L. Forni propose l’attribuzione dei volumi ad Alberto, padre dei due artisti, sulla base del confronto con la grafia dei Diari degli Alberti conservati agli Uffizi. La studiosa curò l’edizione completa dei volumi (1991). Sulla base delle date che compaiono in vari fogli, il codice C risulta compreso tra il 1579 e il 1585. I volumi presentano un repertorio di forme e modelli, sulla base di rilievi dal vero esattamente misurati, muniti di piante, profili, modini, completati da indicazioni testuali. I codici nacquero probabilmente come volumi di fogli bianchi legati, in seguito estesi da prolunghe secondo le necessità del disegno, che spesso mostra continuità tra due fogli cuciti. A seguito di un restauro i codici furono sciolti e le prolunghe spesso staccate. La numerazione a matita è moderna. Per la trascrizione delle iscrizioni, v. Forni p. 120
- TIPOLOGIA SCHEDA Disegni
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1200268457
- NUMERO D'INVENTARIO FN8089
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Istituto Nazionale per la Grafica
- ENTE SCHEDATORE Istituto Nazionale per la Grafica
- DATA DI COMPILAZIONE 2014
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0