altare maggiore,
L'altare è sorretto da quattro piastrini tortili con incrostazioni musive a tessere policrome e capitelli decorati a foglie d'acanto scolpite e trapanate. Il paliotto e la faccia posteriore, sono ornati da due grandi dischi appaiati di porfido e serpentino. Negli spazi di risulta è inserita una decorazione musiva tipicamente cosmatesca a tessere policrome marmoree e paste vitree in forme stellari
- OGGETTO altare maggiore
- AMBITO CULTURALE Ambito Laziale
- LOCALIZZAZIONE Ferentino (FR)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L'altare è il risultato di un rimontaggio con frammenti parzialmente autentici (i dischi marmorei), risalenti ai primi decenni del XII secolo, all'epoca in cui, cioè, il vescovo Agostino incaricò Paolo dei Cosmati di erigere un altare sotto il quale collocare le reliquie di S. Ambrogio (cfr. schede relative ai plutei presbiteriali). L'attuale sistemazione risale con tutta probabilità ai restauri post bellici, eseguiti dal 1950 al 1953. La scrivente ha potuto appurarlo infatti, consultando i documenti relativi al restauro della Cattedrale. Gli stessi dischi centrali di porfido e serpentino, dovevano però essere stati già impiegati in modo analogo, sin dai tempi dei restauri dell'inizio del secolo, come riferisce il Morosini, che ne scrive nel 1939 e come del resto risulta dalla vecchia scheda del 1928. È dunque tra il 1939 ed il 1953 forse in relazione agli eventi bellici che dovevano aver causato dei danni all'altare, che rimosso l'antico compare nell'abside centrale l'altare non cosmatesco descritto nella voce restauri. Nuovamente rimaneggiato, soprattutto integrando le lacune delle zone ricoperte dall'incrostazione musiva, viene ricollocato, appunto, nel 1953
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
detenzione Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1200256075
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici del Lazio
- DATA DI COMPILAZIONE 1988
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2005
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0