lapide commemorativa,
Lapide commemorativa di forma rettangolare orizzontale in caratteri imitanti il gotico rotondo, dipinti in rosso. La lastra poggia su tre mensole, la cimasa è costituita da una cornice dentellata lievemente aggettante. A sinistra dell'iscrizione è scolpito lo stemma del Vescovo Domenico Bianconi
- OGGETTO lapide commemorativa
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MATERIA E TECNICA
MARMO BIANCO
- AMBITO CULTURALE Ambito Laziale
- LOCALIZZAZIONE Ferentino (FR)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Nella lapide è ricordato il ripristino della Chiesa Cattedrale, voluto dal Vescovo Domenico Bianconi. I restauri furono diretti dalla Soprintendenza ai Monumenti di Roma e del Lazio e vennero effettuati tra il 1892 e il 1907, in occasione del 16° centenario del martirio del Patrono di Ferentino, S. Ambrogio. (Tali restauri sono documentati da una relazione da me consultata, conservata nell'archivio della Soprintendenza ai Monumenti di Roma e del Lazio, contrassegnata dal numero di Cart. 351, Fascicolo 620, Archivio dei Cerchi, si veda anche alla voce: Restauri). Purtroppo al "ripristino" decantato nella lapide furono sacrificati degli affreschi di epoca barocca, voluti nel 1687, dal Vescovo Carlo Antonelli, consistenti nella decorazione dell'abside maggiore, raffigurante l'incoronazione della Vergine e Santi, attribuiti (Zannella) ad un seguace di Pietro da Cortona (documentati da foto conservate al Gabinetto Fotografico Nazionale, e da foto da me viste, conservate nel suddetto archivio della Soprintendenza ai Monumenti), oltre a degli affreschi dell'arco trionfale, decorato a nastri e racemi, stucchi ed altri arredi. Le absidi vennero affidate al pennello del Cisterna, lo stesso che decorò parte dell'abside del Duomo di Anagni. Durante tali restauri furono perduti anche dei lavori del XIV e XV secolo, in particolare alcuni affreschi risalenti agli inizi del Trecento, attribuiti (Zannella) alla scuola di Pietro Cavallini, dei quali restano solo poche tracce, scarsamente leggibili, all'interno della Cattedrale anch'essi documentati da foto conservate al Gabinetto Fotografico Nazionale (serie C nn. 851, 852, -1899, 1908; serie E nn. 546, 547, 550, 48105, 48106). Domenico Bianconi tenne la Diocesi di Ferentino dal 19 aprile 1897 al 12 giugno 1922, anno della sua morte, i restauri erano dunque già iniziati da cinque anni quando egli venne insediato, ma sino al 1894 si erano limitati al rifacimento parziale del pavimento (1892-92), alla sistemazione di statue e lapidi (1894), mentre dal 1900 al 1907, vennero compiuti: i restauri generali delle volte, delle colonne, delle finestre (1900), i restauri del tetto della navata centrale (1902), i restauri della decorazione pittorica, la costruzione di una nuova cantoria e di un nuovo organo, di un nuovo seggio episcopale ed infine i restauri del pavimento del presbiterio e delle navate (1904-1907)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
detenzione Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1200241074
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici del Lazio
- DATA DI COMPILAZIONE 1986
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2005
- ISCRIZIONI nel campo - a solchi - latino
- STEMMI a sinistra - vescovile - Stemma - vescovo Domenico Bianconi - Scudo a cetra cimato dalla croce trifogliata e sormontato dal cappello vescovile a tre ordini di nappe (1,2,3). Arma: troncato nel primo al ramo di palma, nel secondo semipartito al monte di tre cime ordinate in fascia, accompagnato dal crescente al fianco sinistro; alla torre merlata alla ghibellina alla porta chiusa e finestre aperte al fianco destro
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0