capitello di colonna,
1100 - 1124
Capitello con duplice ordine alternato di foglie d'acanto dagli ocelli obliqui. I caulicoli, poco aggettanti, sono costituiti da piccole volute opposte. L'abaco modanato reca un fiore centrale e sotto di esse sono incise fogliette accoppiate
- OGGETTO capitello di colonna
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MATERIA E TECNICA
MARMO BIANCO
- AMBITO CULTURALE Ambito Laziale
- LOCALIZZAZIONE Ferentino (FR)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il capitello, databile primo quarto del secolo XII, è di ispirazione romana, come dimostrano il recupero del fiore al centro dell'abaco, gli ocelli obliqui e la morfologia dei caulicoli dal breve aggetto. La tipologia e il rilievo alquanto appiattito, lo rendono molto simile al capitello posto sulla prima colonna a destra (v. sch. 12/00241072), sebbene questo mostri una esecuzione più accurata rispetto a quello. Ad accumunare i due capitelli e a farci risalire ad una loro ascendenza meridionale, compaiono degli elementi rintracciabili, come ha dimostrato il Petraroia, (cfr. La scultura architettonica, p. 99 seg.) in un capitello frammentario pugliese, databile alla metà del secolo XI ca. (cfr. Alle sorgenti del Romanico, p. 109); in particolare rilevasi l'identica resa delle fogliette accoppiate sotto all'abaco. Elementi non classici e di matrice campana, sono inoltre rappresentati dalle elici "a spiga" che trovano riscontri a Capua, in capitelli databili tra la fine del X e la prima metà del'XI secolo (S. Salvatore in Corte, S. Angelo in Audoaldis, nel cortile di palazzo Fieramosca). In base a tali affinità iconografiche il Petraroia ipotizza per i capitelli ferentinati, come già rilevato per gli archivolti della facciata, una cultura di ispirazione meridionale degli artefici, e comunque una coincidenza che prova in modo convincente l'influsso di un repertorio tipologico noto e diffuso in Campania e che si espande verso nord a partire dagli inizi del XII secolo. Che legami e rapporti vi fossero tra gli artefici ferentinati e la cultura campana, sembra ipotizzabile anche per il fatto che simili elementi, appartenenti dunque al medesimo ambito culturale, sono rintracciabili anche nelle mensole dell'abside di S. Valentino in Ferentino e nell'arco del sottostante oratorio dei SS. Filippo e Giacomo
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
detenzione Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1200241073
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Lazio (con esclusione della citta' di Roma)
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici del Lazio
- DATA DI COMPILAZIONE 1986
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2005
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0