reliquiario - a busto - ambito napoletano (sec. XVII, sec. XIX)
reliquiario a busto
1628 - 1628
Sulla base a plinto, decorato da un fiore sulla fronte, poggia il ricettacolo costituito dal busto di Sant'Eligio con mitria impreziosita da pietre colorate a imitazione di gemme e piviale dorato, ornato da applicazioni in metallo argentato. Sul petto, teca con finestrella a luce ovale
- OGGETTO reliquiario a busto
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MATERIA E TECNICA
rame/ laminazione/ doratura
metallo/ argentatura
vetro/ colorazione/ incastonatura
- AMBITO CULTURALE Ambito Napoletano
- LOCALIZZAZIONE Roma (RM)
- INDIRIZZO Europa, ITALIA, Lazio, RM, Roma, Roma (RM)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La modellazione realistica e la ricchezza decorativa fanno del busto un prezioso esempio dell'arte barocca. De Simoni riassume le vicende che portarono alla sua esecuzione (A. De Simoni, Il busto reliquiario di S. Eligio nella chiesa di S. Eligio degli Orefici, in "L'Urbe", nn. 3-4, 1976, pp. 62-64; Idem, S. Eligio degli Orefici, fascino e memorie, Roma, 1984, pp. 68-70). La Corporazione già nel 1599 aveva richiesto una reliquia del santo alla cattedrale di Noyon dove è sepolto. Questa arrivò a Roma soltanto dopo 29 anni, il 25 giugno 1628. Nel Verbale della Congregazione segreta del Collegio del 10 aprile 1628 si parla di una sottoscrizione per reperire i fondi necessari per eseguire una testa d'argento quale contenitore della reliquia. Ricorrendo frequentemente in queste note il nome dell'argentiere Giovanni Pallottola, De Simoni pensò di poterlo ritenere autore del reliquiario e di poter datare l'opera in un periodo compreso tra le due date del 10 aprile e del 25 giugno 1628. S. Eligio era nato a Chaptelat nel 590, di professione orefice, divenne il tesoriere di diversi re. Fattosi prete, divenne vescovo di Noyon nel 640. Morì nel 659
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà privata
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1200225774
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Speciale Archeologia, Belle arti e Paesaggio di Roma
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici del Lazio
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0