lastra tombale,
1524 - 1524
lastra rettangolare con il giacente raffigurato sdraiato, con il capo su un cuscino, vesti talari sulle quali è una cotta a maniche larghe. Sul capo è l'almuzia (o gufo), propria dei canonici arcidiaconi. Ai piedi del defunto e lungo la cornice esterna sono due iscrizioni
- OGGETTO lastra tombale
- AMBITO CULTURALE Ambito Romano
- LOCALIZZAZIONE Chiesa di S. Stefano Rotondo
- INDIRIZZO via S. Stefano Rotondo, Roma (RM)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Giovanni Lazlo, nato in Pannonia, nipote di mons. Antonio Sankfanvi, diplomatico di Mattia Corvino, si mise in viaggio per Roma nel 1517 e morì di peste nel 1523. Il monumento fu iniziato nel febbraio del 1524 dall'ambasciatore del re di Ungheria Stefano Brodarich, con i 147 scudi lasciati all'uopo dal defunto presso il Banco Altoviti. Un saggio di controllo effettuato da Ceschi sotto la lastra non ha rivelato l'esistenza di loculo tombale; inoltre la collocazione rispetto al più tardo recinto centrale induce a ritenere che l'attuale ubicazione non sia quella originale. L'iscrizione ai piedi del defunto esprime il concetto di Roma communis patria, ed è stata attribuita al defunto stesso
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente straniero in Italia
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1200175658
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Speciale Archeologia, Belle arti e Paesaggio di Roma
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici del Lazio
- DATA DI COMPILAZIONE 1983
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- ISCRIZIONI cornice esterna - IO LAZO ARCH / IDI TRANSSIL PANNO PENIT AP DVM / ANN AGERET / LXXV OBIIT XVII AVG M D XXIII - a incisione - latino
- STEMMI cuscino - religioso - Stemma - Penitenzieri - 2 - scudo sannitico caricato di destrochiero con tre frecce
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0