lapide tombale,
1003 - 1009
lastra rettangolare iscritta
- OGGETTO lapide tombale
- AMBITO CULTURALE Ambito Romano
- LOCALIZZAZIONE Chiesa di S. Stefano Rotondo
- INDIRIZZO via S. Stefano Rotondo, Roma (RM)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE la lapide, tagliata per servire allo scopo, era impiegata come ripiano nell'armadio a muro di Niccolò V; l'iscrizione, posta sul lato rivolto verso l'alto, non era visibile e fu casualmente scoperta dal Colini nel 1971. La lastra, rimossa, è stata sostituita. Nell'iscrizione si parla di un "sacerdos Benedictus", fratello del papa al momento regnante Giovanni XVIII (gennaio 1003 - luglio 1006), "primus inter fratibus", cioè abate. Tale particolare, unito all'utilizzazione delle lastre come materiale di spoglio, offre la certezza della sua provenienza dal monastero benedettino di S. Erasmo sul Celio, contiguo alla chiesa e divenuto cava di materiali dopo la rovina e l'abbandono. Il monastero, affidato da Leone VII nel 938 ai monaci sublacensi, fu loro confermato nel 967 da Ottone I, e da allora gli abati asunsero il titolo congiunto dei due monasteri. Nel Regesto Sublacense compare due volte il nome di un Benedetto che va quasi certamente identificato con il defunto; il 14 febbraio 1003 si parla di un "Benedictus archipresbiter venerabilis tituli sancti Stephani qui ponitur in Celio monte" e in un altro documento coevo di un "Benedictus abbas et rector sancti Herasmi in Coelio monte". Se risulta dunque che i due monasteri erano stati nel frattempo svincolati, l'indipendenza di S. Erasmo fu di breve durata poiché Stefano II risulta il 6 giugno 1008 abate del solo monastero sublacense e l'11 gennaio 1009 di entrambi: fra il gennaio 1003, data dell'elezione di Giovanni XVIII e qust'ultima data sono da collocarsi pertanto la carica e la morte dell'abate Benedetto. Il taglio in basso ci ha privato dell'ultima riga, che doveva contenere l'invocazione precedentemente richiesta, introdotta dal "dicite" che si intravede all'inizio della riga tagliata. La seconda riga vuol dire probabilmente che il nome personale del defunto scompariva dietro gli appellativi che più lo qualificavano come abate e fratello del papa
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente straniero in Italia
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1200175597
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Speciale Archeologia, Belle arti e Paesaggio di Roma
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici del Lazio
- DATA DI COMPILAZIONE 1983
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- ISCRIZIONI occupa tutto il campo - + RECVBAT IN TVMVLO DEVOTVS XPI SACE[...] / BENEDICTVS SI QVIDE FVERAT CV NOMINE DI[...] / GERMNVS DMI NRI OCTAVI DECIMI PAPAE IOHANN[...] / PRIMVS INTER FRATIBVS FVERAT ELECTVS AB IP[...] / HEC CASTO DEGENS CORPVS PARITEQ. BENIGN[...] / DEVOTVS PVRVS INNOCENS SERVIVIT IN AVLA / VOS DNI ROGITAT PLEBS CVNCTA BEATA - a incisione - latino
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0