miracolo della Madonna

dipinto, 1600 - 1649

La scena raffigura il cavaliere Giovan Battista Spiriti inseguito dai sicari è salvato dal salto del cavallo. Al centro della lunetta è raffigurato un cavallo bianco bardato nell'atto di saltare, ma su cosa salta non è possibile distinguere. In sella è il cavaliere sottoposta ad un fuoco di fila di frecce e spade che lo sfiorano senza colpirlo. Nel frammento a destra si intravede la figura di un sicario a cavallo, mentre a sinistra emerge, fievolissima, l'immagine della Madonna

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA intonaco/ pittura a fresco
  • MISURE Diametro: 280 UNR
  • ATTRIBUZIONI Mola Pier Francesco (maniera)
  • LOCALIZZAZIONE Chiesa di S. Maria della Quercia
  • INDIRIZZO P.zza S. Maria della Quercia, Viterbo (VT)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Padre Athanasio Nelli (1611) scrive: "Ritornava da Roma da una missione speciale passando per Civitavecchia e dopo Vetralla nella zona chiamata Guado del Corgnolo... quando fu assalito da molti nemici a cavallo, della fazione avversaria, perché non potesse portare a termine la missione. Fuggendo attraverso la campagna viterbese giunse quasi sotto le mura di Viterbo, intanto veniva a racomandarsi alla Madonna della Quercia, di cui era devoto. Trovandosi davanti una strada incavata nel muro, con grotte dal cavalo venne trasportato come in colo alla a parte opposta. Aveva inteso una voce: "tieni Spiriti, ch'io salto". Gli avversari trovandosi davanti al burrone spalancato dovettero lasciarlo fuggire, senza non prima avergli tirato dietro assai frecce..." Continua il Signorelli "Lo storico si dice sicuro dell'assoluta verità dell'episodio e, fervorosamente aggiunge: "Et io da assai persone che in quel tempo si ritrovarono l'ho auto, il quale tempo non fu lontano dalla mia età. Onde come certo e sicuro ve lo do; del che se n'ha l'immagine del cavallo e dello uomo insieme nella Chiesa della Madonna, nella colonna a man sinistra, sopra gli scaglioni a mezza la Chiesa, come a tutti è manifestissimo...". Oggi il fatto è riportato in pitture ne chiostro."Apprendiamo ancora dal signorelli che " un tale Francesco Mola, esiliato da Roma, si propone di effettuare i dipinti; la dipinse alcune lunette del chiostro grande abbandonò l'opera dispettosamente, perché trattato male dai frati del convento. "In quell'anno seguitò la pittura delle lunette del chiostra della cisterna fina alla lunetta della porta di mezzo del detto Chiostro, per arrivare all'altro chiostra facendovi dipingere i Miracoli della Madonna"
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1200144955-20
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Lazio (con esclusione della citta' di Roma)
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici del Lazio
  • STEMMI basso - familiare - Stemma - Spiriti - Campo bipartito con fiore
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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