piatto,
ca 1675 - ca 1699
Grue Carlo Antonio (attribuito)
1655/ 1723
tesa stretta cavetto ampio; decorazione nel cavetto con due coppie attorno ad un tavolo rettangolare imbandito, la coppia dietro brinda e si abbraccia. A sinistra sul davanti siede una donna e a destra un commensale in piedi alza una bottiglia, ai lati e in fondo colonne e panneggi; tralci nella tesa
- OGGETTO piatto
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MATERIA E TECNICA
ceramica/ lustro aureo
- AMBITO CULTURALE Manifattura Di Castelli D'abruzzo
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ATTRIBUZIONI
Grue Carlo Antonio (attribuito): pittore
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria Nazionale d'Arte Antica
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Barberini
- INDIRIZZO Via delle Quattro Fontane 13, Roma (RM)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il piatto rappresenta l'allegoria della sera, eseguito nella manifattura di Castelli d'Abruzzo nel periodo in cui era attivo Carlo Antonio Grue. Dei piatti del lascito Dusmet altri due si riferiscono al modello di Hendrik Goltzius (1558-1617) inciso da J. Saenredam sul tema delle Quattro parti del giorno. La serie di incisioni è riprodotta in Hollstein (XXXIII, p. 74, n. 98) e la nostra è intitolata la Sera o il Banchetto. Nella traduzione in ceramica manca la figura a sinistra dell'amante della donna seduta e la figura di Diana che nell'incisione appare alla finestra. Un esemplare analogo a San Martino è stato pubblicato con l'attribuzione a Carmine Gentili (1678-1763) (cfr. Fittipaldi, n. 231) senza riferimenti alla fonte iconografica
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1200113054
- NUMERO D'INVENTARIO 2165
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici del Lazio
- DATA DI COMPILAZIONE 1975
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DATA DI AGGIORNAMENTO
1995
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0