monumento funebre, 1571 - 1571

Addossato alla parete, il sepolcro è sorretto da 4 mensoloni verticali, di fattura moderna, incastonati in una lastra di marmo verde con venature bianche. Il sarcofago, rivestito nella faccia anteriore da una lastra di porfido, reca al centro una lapide in marmo bianco. Al di sopra è il letto funebre in peperino, sul quale giace la statua del defunto vestito con abiti pontificali

  • OGGETTO monumento funebre
  • AMBITO CULTURALE Ambito Laziale
  • LOCALIZZAZIONE Viterbo (VT)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Alla morte di questo papa portoghese, avvenuta nel 1277, fu edificata la tomba presso l'altare maggiore. All'epoca del restauro cinquecentesco della chiesa, le ceneri del pontefice furono trasportate ai piedi della navata maggiore, a sinistra entrando. Il sarcofago fu rinnovato e furono rifatti in peperino il coperchio con la statua del defunto ed il lato anteriore, incorporandosi in esso alcuni frammenti della prima urna in pietra silicea di Monterrazzano. A conferma del rinnovamento del sepolcro è l'iscrizioni in caratteri romani e non gotico- monastici, e l'errato anno di morte ivi riportato. Nel 1865 il duca di Saldana, ambasciatore del Portogallo presso la Santa Sede, ordinò che si edificasse un nuovo sarcofago degno di tanto pontefice. Nel 1886, in occasione del trasporto delle ossa di Giovanni XXI dal vecchio al nuovo sepolcro, si fece anche la ricognizione della tomba e si ricomposero le ossa del papa, trovate tutte intere, nella nuova urna. Il sarcofago in peperino fu trasferito ai piedi della scala che dalla chiesa conduce all'Aula Capitolare. Nel 1958, per volere di monsignor Ferdinando Cento, nunzio apostolico in Portogallo, si iniziò l'edificazione di una nuova tomba la quale riutilizzava il vecchio sepolcro cinquecentesco in peperino, collocato su un basamento marmoreo. Veniva così collocato nello stesso posto ove era stato il monumento del 1571. Si consulti: G. Cristofori, Le tombe dei papi in Viterbo e le chiese di Santa Maria in Gradi, di San Francesco e di San Lorenzo, Siena 1887, pp. 317- 27; C. Pinzi, Storia di Viterbo, II, Roma 1889, p. 345; I. Clausse, Les marbriers romanis, Paris 1897, pp. 302- 04; G. Signorelli, Viterbo nella storia della chiesa, I, Viterbo, 1907, p. 280; C. Pinzi, Il palazzo papale di Viterbo nell'arte e nella storia, Viterbo 1910, p. 51; C. Pinzi, I principali monumenti di Viterbo, Viterbo 1911, p. 100; A. Scriattoli, Viterbo nei suoi monumenti, Roma 1915-20, p. 138 fig. 158, p. 139; G. Frare, La vicenda del sepolcro di papa Giovanni XXI in "Estudios Italianos en Portugal", 17-18, 1958-59, pp. 64-69; M. Signorelli, Guida di Viterbo, Viterbo 1965, p. 92
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1200070606
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Lazio (con esclusione della citta' di Roma)
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici del Lazio
  • DATA DI COMPILAZIONE 1971
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2005
  • ISCRIZIONI al centro della faccia anteriore del sarcofago - OSSIBUS ET CINERIBUS / IOANNIS XXI PONT MAX NATIONE LUSITANI / QUI / RECONDITA ORNATUS ERUDITIONE / FIDEI TUTANDAE STUDIOSISSIMUS / OCTAVIO AB INITIO PONTIFICATU MENSE / DUM MAGNA MOLITUR IN ECCLESIAE COMMODUM / SUBITA AEDUM RUINA / VITERBII XII CAL. IUN. A MCCLXXVII IMMATURA MORTE INTERCEPTUS EST - Dante Alighieri - a incisione - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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