Ritratto virile

dipinto ca 1564 - ca 1566

carta dipinta

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA carta/ pittura a olio
  • MISURE Altezza: 33 cm
    Larghezza: 22,5 cm
  • AMBITO CULTURALE Ambito Marchigiano
  • ATTRIBUZIONI Barocci Federico (attribuito): pittore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria Nazionale delle Marche
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo ducale
  • INDIRIZZO Piazza Rinascimento, 13, Urbino (PU)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il personaggio, con capelli e barba scuri, viene raffigurato a mezzo busto e con il corpo rivolto verso la sua sinistra. Il forte contrasto chiaroscurale dello spazio anonimo creato dal pittore fa emergere come parte colpita dalla luce il lato destro del volto. Più che un ritratto ufficiale il pittore ha immortalato l'effigiato in una dimensione più intima. Il dipinto, acquisito dalla collezione Middeldorf nel 1999, venne pubblicato come originale del Barocci da Andrea Emiliani in occasione della mostra bolognese sul pittore urbinate del 1975. Tale attribuzione non fu però unanime (E. Pillsbury 1976). Il riferimento al Barocci è stato confermato in anni recenti mentre l'iniziale ed ipotetica identificazione del personaggio con il letterato urbinate Antonio Galli è stata rifiutata (A. M. Ambrosini Massari 2016). Si è propensi a identificare l'effigiato con uno degli "amici amorevoli", così identificati dal Bellori, del Barocci (Ead; Bellori 1672, 1976). Il "Ritratto virile" del maestro urbinate può inoltre essere individuato tra le quattordici teste ad olio conservate nel suo studio alla sua scomparsa avvenuta nel 1612 (M. M. Paolini 2024). La tecnica utilizzata dal Barocci in questo ritratto, olio su carta applicata su tela, risponde a particolari effetti di "maggiore freschezza" e "immediatezza" nella resa finale; mantiene "il tocco naturale della pittura dal vivo" e risulta utile per precisi interventi contestualizzati in uno "stile sobrio e inventivo" (Ead. 2024). Il pittore utilizzò spesso questa tecnica non solo per i ritratti ma anche per i volti inseriti in composizioni di più ampio respiro. Bisogna inoltre sottolineare come tale pratica pittorica fu attuata anche in altri contesti artistici italiani, come il quello veneto grazie a Tintoretto
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1100368978
  • NUMERO D'INVENTARIO 1990 D 289
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Galleria Nazionale delle Marche
  • ENTE SCHEDATORE Galleria Nazionale delle Marche
  • DATA DI COMPILAZIONE 2017
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2024
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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