San Filippo Neri assiste un morente
stampa smarginata stampa di riproduzione,
post 1609 - ante 1614
Reni Guido (attribuito)
1575/ 1642
Ciamberlano Luca (attribuito)
1586/ 1641
Soggetti sacri: storie di Santi. Personaggi: San Filippo Neri. Figure: angeli; figure maschili; morente. Abbigliamento. Abbigliamento religioso. Interno: camera da letto. Mobilia: letto
- OGGETTO stampa smarginata stampa di riproduzione
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MATERIA E TECNICA
carta/ bulino
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ATTRIBUZIONI
Reni Guido (attribuito): invenzione
Ciamberlano Luca (attribuito): INCISIONE
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria Nazionale delle Marche
- LOCALIZZAZIONE Palazzo ducale
- INDIRIZZO Piazza Rinascimento, 13, Urbino (PU)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La stampa fa parte delle 43 tavole disegnate e incise da Luca Ciamberlano per ricordare "San Filippo Neri fiorentino, fondatore della Congregazione dell'Oratorio di Roma, dove morì nell'anno 1595 dell'età sua ottanta", così è intitolata la raccolta calcografica che riproduce in realtà disegni di Guido Reni. Il luogo di pubblicazione si evince dalla tavola n. 20, in cui si legge: "Luca Ciamb. Urbinas I.V. Doctor invenit et sculpsit Romae". Le tavole dell'artista urbinate sono di stampo decisamente classicheggiante: le composizioni sono costruite in maniera ordinata ed armoniosa, gli sfondi sono sempre costituiti da vedute paesaggistiche o architetture classiche, attente trascrizioni dei modelli rinascimentali. Nell'attività grafica romana di Luca Ciamberlano significativo fu l'esempio di Agostino Carracci, il cui stile, caratterizzato da chiarezza e razionalità è infatti imitato fin dai primi decenni del Seicento da gran parte degli incisori. L'allungamento delle figure del Ciamberlano, il linearismo ed il senso di verticalità sono però moduli stilistici che gli derivano dalla produzione grafica reniana di questo periodo. Le tavole del Ciamberlano rispondono inoltre ai dettami di facile comunicazione e di diffusione del testo sacro impartiti dalla Chiesa cattolica dopo il Concilio di Trento. Tra l'altro San Filippo Neri fu una delle figure protagoniste dell'arte controriformata tra la fine del Cinquecento e i primi anni del Seicento, soprattutto in relazione alla sua attività pastorale ed assistenziale. Le incisioni dell'artista urbinate sono datate tra il 1609 ed il 1614 grazie al ritrovamento di alcuni documenti conservati nel volume A.III.4d dell'Archivio dell'Oratorio di Roma, che attestano i saldi dei pagamenti delle varie incisioni commissionate dai confratelli dell'oratorio. Le stesse tavole compaiono successivamente, nel 1625, come illustrazioni della seconda biografia sul Santo, opera dell'oratoriano Pietro Giacomo Bacci
- TIPOLOGIA SCHEDA Stampe
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1100262095
- NUMERO D'INVENTARIO 27/S
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici delle Marche
- DATA DI COMPILAZIONE 2008
- ISCRIZIONI in basso a destra - L.C -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0