Santa Rosa da Viterbo
dipinto,
1700 - 1749
Dall'uniforme fondo bruno si stacca l'immagine della Santa tagliata come sempre a livello dei fianchi e disposta frontalmente con le mani sovrapposte sul petto e lo sguardo devotamente e pateticamente rivolto verso l'alto. L'abito è molto scuro, il velo nero bordato di bianco. Attributo della Santa sono le rose raffigurate sul velo
- OGGETTO dipinto
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MISURE
Altezza: 110
Larghezza: 80
- AMBITO CULTURALE Ambito Italia Centrale
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Chiesa di S. Maria Nuova
- INDIRIZZO via de Tonsis, s.n, Fano (PU)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Della letteratura storico-critica sette-ottocentesca relativa alla chiesa, solo il Tomani Amiani (1853) dedica appena un cenno fugace alle tele ovali distribuite lungo le pareti della chiesa. Anche Battistelli (1987), individuandone il minor interesse rispetto ad altre opere presenti nella chiesa, si limita ad un breve riferimento a loro proposito. La tela, assieme alle altre 16, risale al secolo XVIII essendo parte integrante del complesso ornamentale che ricoprì la chiesa al momento del suo rinnovamento settecentesco. Esse si inquadrano nell'ambito di quella pittura devozionale che ebbe tanto spazio nella pittura sacra sei-settecentesca. La difficoltà di lettura dell'intero ciclo rende disagevole una sicura definizione dell'ambito culturale ed artistico. Appare comunque evidente l'utilizzo di una gamma cromatica spesso ribassata ed unificata, schiarita da pochi tocchi di luce. La stesura non compatta del colore ed il volume saldo ma non tornito ed insieme un controllo di mezzi stilistici fanno pensare ad esiti settecenteschi della pittura sacra barocca. Tali aspetti caratterizzano la maggior parte delle tele che rivelano una certa uniformità stilistica. La lettura dell'immagine in esame è, come negli altri casi, condizionata dalla posizione del manufatto, come dallo strato di sporco presente sulla tela. L'analisi attuale del manufatto permette di rilevare che il trattamento del volume è in questo caso molto generico; esso lascia appena distinguere la forma del piano di fondo. Per i tratti fisioniomici come per la rotondità del viso, la Santa ricorda altre immagini, per esempio San Pasquale, ma l'allungamento eccessivo delle mani, il taglio frontale più scontato, la semplificazione comunque intuibile della parte inferiore dell'immagine, rivelano un livello qualitativo più scarso rispetto ad altre tele del ciclo
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1100246831
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio delle Marche
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici delle Marche
- DATA DI COMPILAZIONE 1990
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0