candelabro, 1700-1799

Candelabro per cero pasquale poggiante su tre piedi a riccio che si sviluppano nella parte alta in foglie d'acanto che vanno ad avvolgere la base triangolare. Ha, codesta, ciascuna faccia percorsa da volute e controvolute formanti un motivo che insieme ad una testina di putto alato viene ripreso dopo il primo nodo. Precede il secondo nodo un motivo di cornicette modanate con conchiglia e foglie d'acanto. il secondo rigonfiamento è percorso in altezza da foglie d'acanto che si originano alla base e quasi l'avvalgono. Il terzo nodo richiama l'ornato del secondo, ma di dimensioni minori. Sotto la padella foglie stilizzate

  • OGGETTO candelabro
  • AMBITO CULTURALE Bottega Marchigiana
  • LOCALIZZAZIONE Fermo (AP)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Della tela si parla in un inventario del 1832. Del parroco Ciabattoni si sa che fu il fondatore della Venerabile Confraternita del Santissimo Nome di Maria, che aveva sede nella chiesa dei Santi Cosma e Damiano , in seguito demolita. L'autore del dipinto, Gilberto Todini, fu allievo del Trevisani. Era operante a Fermo nella chiesa di S. Agostino nel 1738 e vi dipinse sul lato destro del transetto una Santa Rita da Cascia e Sante Agostiniane in adorazione del Redentore e Santi Agostiniani adoranti la Vergine e il Cristo, datati o firmati 1738. Discreta fattura
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA detenzione Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1100244872
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici delle Marche
  • DATA DI COMPILAZIONE 1984
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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