calice,
1590/ 1610
Il calice presenta una base circolare a cupolino ribassato su cui si innesta il fusto con nodo "ad oliva" delimitato da altri due nodi di dimensioni minori e schiacciati; nella parte superiore si conclude con un sottocoppa che sostiene una coppa liscia. La decorazione è caratterizzata da elementi vegetali e floreali stilizzati, secondo uno schema ogivale nel piede e nel nodo, e in teorie parallele nel sottocoppa
- OGGETTO calice
-
MATERIA E TECNICA
argento/ cesellatura/ incisione/ doratura
- AMBITO CULTURALE Bottega Italia Centrale
- LOCALIZZAZIONE Morro D'alba (AN)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il prezioso manufatto è confrontabile con numerosi calici sia marchigiani che romani e toscani per la semplificazione della struttura, delle linee e della decorazione. Si tratta di un oggetto prodotto da manifatture periferiche rispetto ai grandi centri quali Roma o Firenze, oggetto che testimonia il passaggio dall'oreficeria rinascimentale a quella barocca e complicata. Conferma la datazione l'iscrizione nel piede indicando il calice come un dono del parroco di San Benedetto componente della famiglia degli Aloisi (Papiro parroco alla fine del '500 e Benedetto eletto nel 1611), (Morro d'Alba, Ancona, 1987, p. 650)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
-
CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1100146058
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Ancona e Pesaro e Urbino
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici delle Marche
- DATA DI COMPILAZIONE 1991
-
DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- ISCRIZIONI nel piede - DE GLI ALOY - a incisione -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0