specchiera - bottega Italia centrale (metà sec. XVIII)
specchiera,
1740 - 1760
Alta specchiera rettangolare con due piedi anteriori a zampa leonina riccamente intagliata con decorazioni presentanti motivi floreali e girali che si dipartono dal centro della fascia inferiore costituito da una rocaille ospitante dei fiori, per salire con impaginazione simmetrica fino alla cimasa definita da un crescendo degli stessi ornati terminanti in una grande rocaille sommitale con un fiore centrale che recupera il motivo sottostante; interrompono la continuità dello specchio due listelli simmetrici posti sui lati lunghi con decorazione a cordone rilevato
- OGGETTO specchiera
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MATERIA E TECNICA
CRISTALLO
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MISURE
Altezza: 235
Larghezza: 126
- AMBITO CULTURALE Bottega Italia Centrale
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Castello della Rancia
- INDIRIZZO Contrada Rancia, Tolentino (MC)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La raffinata specchiera si distingue per l'armonioso andamento tipicamente rococò dell'intaglio che presenta motivi floreali e girali terminanti in una cimasa caratterizzata da un crescendo degli stessi, esplicitando un gusto proprio dei decenni centrali del '700. Il bene proviene da Palazzo Parisani Bezzi, attualmente in restauro, in parte di proprietà del Comune di Tolentino che possiede il primo e secondo piano, ma originariamente della famiglia dei conti Parisani, una delle più antiche ed illustri di Tolentino della quale si hanno testimonianze fin dai primi anni del sec. XIV. Domenico Parisani, nato nel 1723 da Francesco Saverio (1689-1758) che era stato aggregato alla nobiltà cittadina nel 1718, ebbe quattro fratelli e si sposò nel 1758 con la contessa Anna Carandini di Modena. Alla sua morte, nel 1807, il palazzo fu acquistato da Giovanni Bezzi, notaio, deputato delle strade (1801), membro del Consiglio distrettuale di Tolentino (1808), appaltatore del dazio (1811), soprintendente dei generi di privativa (1815) e amico di Domenico e dei suoi figli. L'originaria residenza venne ampliata con l'acquisto di altri edifici adiacenti ma il piano nobile, dove Napoleone fu ospite nel 1797 per sottoscrivere l'accordo con lo Stato Pontificio e da cui proviene il bene catalogato, è rimasto invariato fino ad oggi, a differenza del piano terra che è stato adibito ad altri usi, e del secondo, abitato da privati fino al 1998. Quattro sono infatti le sale, oltre alla Sala detta degli Arazzi, alla Cappellina e al Gabinetto di Toletta, che costituiscono la parte di rappresentanza del Palazzo ubicata al primo piano e mantenuta quasi intatta negli arredi e nelle decorazioni in virtù degli eventi del 1797: la `Sala di ingresso`, la `Sala da ricevere`, la `Sala della Pace` (o Sala Gialla per via delle pareti rivestite in damasco giallo) dove fu sottoscritto il Trattato e la `Sala da letto di Napoleone` (C. Bianconi, 1996). Subito dopo la morte del Parisani fu stilato un `Inventario de' Beni ereditarij della Bo[na] Me[moria] Nob[ile] Sig. Domenico Parisani defonto li 3 Decembre 1807`, un importante documento conservato nell'Archivio dell'Accademia Filelfica di Scienze Lettere ed Arti di Tolentino che permette di ricostruire l'immagine dell'edificio, anche se pochi arredi e opere d'arte corrispondono alla descrizione, spesso sommaria, a causa delle trasformazioni avvenute nel corso dei secoli. Molti dipinti, infatti, furono venduti o rubati e gran parte dei mobili originali è scomparsa, sostituiti da altri provenienti probabilmente da acquisizioni di varia natura della famiglia Bezzi, perciò solo alcune volte è stato possibile individuare con certezza le opere nell'Inventario pubblicato da Oriana Mattioli in `Quaderni del Bicentenario`, (1999 n. 4) costituito da un fascicolo di 53 carte le cui prime 35 forniscono l'elenco dei beni mobili presenti nel palazzo a quella data. La specchiera in esame, ad esempio, potrebbe essere identificata dubitativamente con quella elencata nella 'Retrocamera da letto parata di damascone giallo e rosso' descritta come 'specchio di luce palmi 3.1/ 2 con cornice intagliata e dorata, antico' (Mattioli O., 1999), mentre è stata individuata nel bene numerato 7333 nell'inventario redatto per il Comune di Tolentino dalla ditta Diandreani nel 1996 corrispondente ad uno specchio antico ubicato nella Sala della Pace presentante dimensioni quasi coincidenti, anche se nel citato inventario viene descritto come `Specchio antico con cornice in legno dorato e intarsiato`, potendosi trattare di un errore da correggere con 'intagliato'; inoltre compare in fotografie dell'inizio del XX secolo come parte integrante dell'arredo della cosiddetta Sala del Trattato o della Pace (O. Mattioli, 1999) e nei più recenti allestimenti della stessa (Tolentino Guida, 2000). L'opera, unitamente alle altre depositate presso il Castello La Rancia, sarà a breve termine trasferita in altra sede perchè l'edificio è interessato da un restauro
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1100143249
- NUMERO D'INVENTARIO inv., n. 7333 (sala 1.07)
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio delle Marche
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici delle Marche
- DATA DI COMPILAZIONE 2003
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2003
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0