cassettone - bottega marchigiana (fine sec. XIX)
cassettone,
1890/ 1899
Semplice cassettone a pianta rettangolare poggiante su quattro alte gambe: due anteriori tornite a cipolla e due posteriori diritte. Gli angoli del fronte, che presenta tre cassetti con foro da chiave centrale, sono lisci
- OGGETTO cassettone
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MISURE
Profondità: 60
Altezza: 96
Larghezza: 134
- AMBITO CULTURALE Bottega Marchigiana
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Casa di Riposo Comunale
- INDIRIZZO corso Vittorio Emanuele, 10, Potenza Picena (MC)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il cassettone, frutto di una lavorazione non raffinata, appartiene ad un genere che compare come evoluzione dell'antico cassone alle soglie del XVII secolo, quando la sua forma appare ormai definita con la fronte divisa a cassetti, in numero variabile, per lo più con coppie di maniglie, conoscendo una grandissima fioritura per tutto il Seicento e il Settecento che perdura fino al XX secolo. Ancora legato alla praticità della sua funzione, cioè contenere biancheria e abiti, nel corso del tempo muta forme (panciuto, a sarcofago ecc.; in particolare nel periodo Rococò si distinguono i cassettoni veneziani in cui risalta il carattere di morbidezza e bizzaria di questo mobile che appare rigonfio e appoggiato su esili gambe) e decorazioni (soprattutto nel XVIII secolo vengono ornati come quelli francesi da bronzi e intarsi, tra i quali spiccano quelli raffinatissimi del piemontese Piffetti), adattandosi agli stili imperanti (Guida mobile, 1967). Tipici della regione Marche sono ad esempio i cassettoni a ribalta della prima metà del Settecento, ad angoli smussati o completamente arrotondati che tendono ad uno sviluppo verticale accentuato dal disegno delle diverse radiche applicate (M. Trionfi Honorati, 1971). Accanto ai numerosi esemplari di alto livello formale e qualitativo che sottendono un disegno e una lavorazione molto elaborati, si registra una produzione più modesta, cui va ricondotto il tardo cassettone in esame che recupera elementi del modello classico del comò francese stile Luigi Filippo (1830-1848) (G. Wannenes, 1987), caratterizzato da una maggiore sobrietà e quindi da linee semplificate e dall'abbandono della decorazione in bronzo (pur rivelando, in altri casi, suggestioni medievali e rinascimentali accanto alla ripresa di caratteri degli stili Luigi XV e Luigi XVI, in linea con l'evoluzione del mobile ottocentesco che vede con sempre maggiore frequenza il ritorno dei vecchi stili in motivi che talvolta si intrecciano anche in modo contraddittorio). Il cassettone appartiene ad una serie di arredi di proprietà del Comune di Potenza Picena conservati presso la Casa di riposo comunale di varia provenienza: alcuni sono stati acquistati, altri verosimilmente donati dagli ospiti, altri ancora provengono da altre sedi. Non esistendo una documentazione specifica che permetta di individuare i beni in un Inventario e di ricostruire i passaggi delle singole opere definendo il titolo esatto in base al quale ciascuna di esse è pervenuta e si trova nelle attuali condizioni di proprietà, si è scelto di indicare genericamente l'acquisto come tipo di acquisizione, ma si segnala che questa informazione è sommaria ed incompleta non essendo possibile stabilirne i termini cronologici
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1100143179
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio delle Marche
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici delle Marche
- DATA DI COMPILAZIONE 2003
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2003
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0