La Città e la Santa Casa di M. Vergine di Loreto nella marca di Ancona. veduta di Loreto e della Santa Casa

stampa, 1757 - 1757

Vedute: Loreto: Santa Casa. Paesaggi: mare; colline. Mezzi di trasporto: v elieri. Figure: figure maschili

  • OGGETTO stampa
  • MATERIA E TECNICA carta/ acquaforte
  • ATTRIBUZIONI Salmon Thomas (1679/ 1767): inventore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Cartoteca Storica delle Marche
  • LOCALIZZAZIONE Convento di S. Lucia
  • INDIRIZZO via Marcellini, Serra San Quirico (AN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE `I lavori per la costruzione del santuario di Loreto erano cominciati nel 1469 ca sotto papa Paolo II nel territorio della Diocesi di Recanati con l a collaborazione dei più grandi architetti del tempo. Vi si avvicendarono infatti Giuliano da Sangallo, Giuliano da Maiano, Baccio Pontelli, Donato Bramante, Pietro Amoroso, Andrea Sansovino, Antonio da Sangallo jr. La cup ola e le prime sette campate del portico che affiancano la basilica erano state completate nel 1534, come si vede da un disegno del pittore portoghe se Francisco de Hollanda (1517-84) che ne ritrasse una veduta nel 1539, og gi conservata all'Escorial. Per quanto questo disegno possa essere rimasto privato (ma la sua composizione, con il cartiglio in basso che racchiude una scritta composta e piuttosto decorativa, farebbe pensare al bozzetto p er una incisione), la veduta del santuario dall'entroterra con la classica forma allungata dell'abitato circondato dalle mura bastionate sullo sfond o dell'Adriatico è rimasta la prospettiva più classica, almeno fino a quan do l'intenso sviluppo urbano non ha fatto preferire una rappresentazione d al mare. E' questa la prospettiva che troviamo nel disegno di Joris Hoefna gel nelle Civitates orbis terrarum di Braun e Hogenberg, nella edizione di Colonia: si tratta della veduta che resterà sostanzialmente inalterata ne gli anni, e che registra il completamento del sottoportico, ma non ancora della facciata della basilica, che fu infatti iniziata nel 1571 e completa ta nel 1587. Un'immagine piuttosto simile la ritroviamo nella Nova et accu rata Italiae hodiernae descriptio di Jodocus Hondius (Amsterdam, 1627) con la stessa dicitura in un cartiglio più semplice, e ancora, probabilmente dalla stessa fonte, nel Theatrum urbium italicarum di Pietro Bertelli (Ven ezia, 1599) e nella sua riedizione del 1629 in italiano, nonché in Frances co Valegio, Raccolta di le più illustri et famose città di tutto il mondo (Venezia, 1590). La compare sulla Cosmographia di Sebastian Munster, ma so lo a partire dalle edizioni del 1614. La carta che era comparsa sul Theatr o delle città d'Italia di Bertelli passerà a illustrare le edizioni italia ne illustrate dell'Itinerarium italicum di Frans Schott, pubblicate con il titolo Itinerario d'Italia a partire dal 1601, fino al 1699, dagli editor i Pietro Bertelli e Francesco Bolzetta e dai Cadorin loro successori nell' attività tipografica. La guida di Schott fu riedita a Vicenza nel 1615, 16 22, 1638 e a Padova nel 1629, 1642, 1649 (Edizioni Cadorin, Padova, 1654, 1659, 1669, 1670, 1699. Segue la serie dei De Rossi di Roma, 1650, 1699 se guita da quella Amidei, Roma, 1700, 1717, 1737, 1747, 1761). La stessa imm agine compare sul tomo XXI (dedicato allo Stato Pontificio) del volume del Salmon, ampia trattazione storico-geografica edita a Venezia da Giambatti sta Albrizzi, uno dei più prestigiosi editori di libri illustrati del temp o.' (Mangani G.)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Stampe
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1100141581
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici delle Marche
  • DATA DI COMPILAZIONE 2002
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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