targa commemorativa,
Nella zona inferiore del primo pilastro, tra due riquadri decorati dal pittore con marmorizzazioni e figure geometriche (cerchio e rombo dentro rettangoli) è incastonata una pietra nella quale, a bassorilievo, sono scolpite le lettere gotiche di una datazione, espressa su due righe
- OGGETTO targa commemorativa
- AMBITO CULTURALE Bottega Marchigiana
- LOCALIZZAZIONE Santa Vittoria in Matenano (AP)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il pilastro non è altro che la prosecuzione dell'ultima lesena esterna dell'ultima campata occidentale della navata centrale, costruita nel sec. XIII, circa l'anno 1276, per adibirla a "sepelitio de' Morti" o cimitero. La pietra arenaria documenta, probabilmente l' anno della costruzione dell'Oratorio degli Innocenti, come prolungamento verso Ovest della navata meridionale , descritto sempre a parte negli antichi inventari. La decorazione pittorica risale al decennio 1450-1460. Negli antichi inventari è detta "Cappella degli Innocenti"; al presente, invece, è denominata "Oratorio farfense", poiché è l'unico elemento residuo della antica chiesa monastica dei Farfensi. E' sempre descritta come prolungamento verso ovest della navata meridionale. L'anno della sua costruzione, probabilmente, è quello segnato dalla pietra arenaria incastonata nel pilastro prossimo all'attuale ingresso: M CCCLXVIII. Certamente, dopo la costruzione dell'ultima campata della navata centrale verso occidente. L'Oratorio degli Innocenti è una costruzione aggiunta: all'interno proseguono le lesene che si vedono scendere dal tetto sino a terra. Gli affreschi risalgono alla prima metà del sec. XV e, secondo le più recenti ricerche pubblicate, sono del monaco farfense Fra' Marino Angeli da Santa Vittoria, noto dal 1437 al 1461, il quale nel 1448 firmò il trittico Madonna delle rose, in deposito presso la Galleria Nazionale delle Marche in Urbino, Palazzo Ducale. Per quanto riguarda la datazione, stante la presenza di San Bernardino, morto nel 1444 e canonizzato nel 1450, ci si orienta verso il primo decennio della seconda metà del sec. XV. L'oratorio è sttao oggetto di recenti restauri sia nelle strutture murarie (anni Ottanya del sec. XX), si nelle parti affrescate (1986/87) da parte delle Soprintendenze di Ancona e di Urbino, con finanziamenti a totale carico dello Stato. Saggi esplorativi hanno messo in evidenza il livello del pavimento originale ed i sottostanti spazi per le sepolture
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CONDIZIONE GIURIDICA
detenzione Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1100064034
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici delle Marche
- DATA DI COMPILAZIONE 1991
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2005
- ISCRIZIONI su due righe - M CCC LXVIII - a incisione -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0