lapide - bottega marchigiana (sec. XVIII)
lapide
1757 - 1757
Lapide rettangolare dal profilo mistilineo sottolineato da cornice in rilievo coronata da una conchiglia da cui pende un nappo; iscrizione centrale
- OGGETTO lapide
-
MATERIA E TECNICA
PIETRA
-
MISURE
Altezza: 73
- AMBITO CULTURALE Bottega Marchigiana
- LOCALIZZAZIONE Urbino (PU)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La lapide ricorda la consacrazione della chiesa mentre era arcivescovo Antonio Guglielmi (dal 1739 al 1766). La chiesa però aveva origini molto più antiche: faceva parte del convento dei Servi di Maria fondato nel 1389. Questo fu soppresso da Innocenzo X nel 1659. I carmelitani Scalzi ne presero possesso nel 1673 ed iniziarono la riedificazione della chiesa su disegno del confratello fra' Giovanni ricordato dal Dolci. Quest'ultimo ricorda come autori delle statue e delle decorazioni in stucco Francesco Bellotti e Carlo Bazzardi. La decorazione della chiesa è una vera antologia descrittiva dell'Ordine dei Carmelitani con i fondatori, i santi i martiri le loro massime e i loro simboli. E' da notare che S. Giovanni della Croce fu canonizzato nel 1726, S. Maria Maddalena de' Pazzi nel 1699, quindi proprio mentre in chiesa si svolgevano i lavori di rifacimento e che questi santi sono presenti anche nelle statue
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
-
CONDIZIONE GIURIDICA
detenzione Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1100018796
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Ancona e Pesaro e Urbino
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici delle Marche
- ISCRIZIONI al centro - D O M/ TEMPLUM HOC/ IN ONOREM SS. ANNUNTIATIONIS B.M.V./ ILLU.MUS ET REV.ND.US D.MUS/ D. ANTONIUS GUGLIELMI/ ARCHIEPISCOPUS URBINI/ DIE xxiv IULIJ ANN D MDCCLVII/ RITU SOLEMNI CONSECRAVIT/ ANNIVERSARIO IN XXXI/ AUGUSTI TRASLATO - lettere capitali -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0
ALTRE OPERE DELLO STESSO PERIODO - 1757 - 1757
ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'
ALTRE OPERE DELLO STESSO AMBITO CULTURALE
condividi
