paloscio,
1650 - 1699
Impugnatura poligonale a crescere, finita superiormente da cappetta con bottone, messa a scena di caccia rilevata e incisa: un cinghiale inseguioto dai cani, inferiormente da ghiera con fascia centrale. Massello sagomato, reca sul davanti un mascherone, sul retro motivi floreali, da cui elsetto curvo verso la lama e terminato a muso di cane, l'altro spezzato. Conchiglia a cinque lobi variamente sbalzati ed incisi, conserva tracce tracce della doratura. Lama diritta ad un filo e un quarto; soda al tallone e ornata da motivi geometrici, poi sgusciata e leggermente incisa con figure di animali selvatici: da una parte un cervo e dall' altra un cinghiale
- OGGETTO paloscio
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MATERIA E TECNICA
Bronzo
LEGNO
- AMBITO CULTURALE Bottega Tedesca
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo ducale
- INDIRIZZO Piazza Rinascimento, 13, Urbino (PU)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Le daghe di questo tipo, a lama diritta o curva, a filo di punta, sono dette anche paloscio, derivando il nome dalla spada da cavalleria a filo e punta detta pallash, che da noi è invece detta squadrone e talvolta è anche a due fili. Queste daghe, oltre che per l'uso venatorio, furono adoperate come arma bianca da parte di milizie volontarie
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1100004839
- NUMERO D'INVENTARIO 377
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici delle Marche
- DATA DI COMPILAZIONE 1975
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2010
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0