Deucalione e Pirra
alberello,
Vaso da farmacia a rocchetto a superficie integralmente decorata; in un paesaggio roccioso si muovono Pirra e Deucalione che scagliano alle loro spalle le pietre dalle quali nascono gli uomini. Nello sfondo è un tempietto circolare
- OGGETTO alberello
- AMBITO CULTURALE Bottega Urbinate
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ALTRE ATTRIBUZIONI
Bottega Dei Fontana
- LOCALIZZAZIONE Loreto (AN)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L'Inventario pubblicato da F. Spalazzi (1870, e in G. Vanzolini, 1879, p. 326), datato 1608, della collezione di vasi conservati nella farmacia della S. Casa di Loreto diede luogo alla tradizione secondo la quale il duca Francesco Maria II Della Rovere donò alla Santa Casa la collezione di maioliche della Spezieria del palazzo Ducale di Urbino appunto nel 1608, data alla quale risale la compilazione dell'Inventario. Alcuni, come R. Peyre (1913, p. 42) affermano invece che il duca avrebbe donato la collezione verso il 1626 quando, in seguito alla morte dell'erede, abdicò in favore di Urbano VIII. Molti riprendendo una tradizione antica affermano che la donazione sarebbe stata la conseguenza di un voto fatto per la nascita di un erede, ma tale tradizione non trova nè conferme nè smentite nei codici dell'epoca conservati presso la Biblioteca Vaticana. In questi documenti si parla di voti fatti per la nascita dell'erede e di pellegrinaggi del duca a Loreto, senza mai nominare la collezione di maioliche. A. Laghi (1961, p. 78) afferma che non si hanno notizie precise sull'ubicazione della spezieria del palazzo Ducale di Urbino e in effetti nè B. Baldi (Descrizione del Palazzo Ducale di Urbino, Firenze 1889) nè Rotondi (Il Palazzo Ducale di Urbino, Urbino 1950) ne parlano. Tuttavia in una lettera di Francesco Maria II a Mons. Campeggi, governatore pontificio del ducato (in data Urbino, 27 settembre 1630) è citata la "Spezieria di Palazzo". Va ricordato inoltre che le fonti ricordano il mecenatismo di Guidobaldo II per l'arte della maiolica e l'intervento di illustri artisti per i cartoni ; fra questi Taddeo Zuccari, Battista Franco, Raffaellino del Borgo, Giulio Romano, Girolamo Lanfranco, Cesare da Faenza (Inventario..., 1936, p. 134). Stabilita l'esistenza della Spezieria di palazzo, è ora necessario accertare la collocazione dell'antica Farmacia lauretana. G. ferri (1853, p. 25) afferma che si trovava nel primo portico del Palazzo Apostolico, mentre il Murri (1890, p. 112) attesta che dopo un furto i vasi recuperati furono trasportati prima nella Sala del Tesoro e poi nella Sala dei Vasi. Secondo la tradizione Cristina di Svezia, durante una sua visita a Loreto, avrebbe molto ammirato la collezione, proponendo anche di acquistarle in cambio di altrettante forme di argento (cfr. Pungileoni, in Vanzolini, 1879, p. 59). La serie ora in esame è composta di n. 80 alberelli (Spalazzi in Vanzolini, 1879, p. 326, serie VI) istoriati con soggetti mitologici che, aggiunti ai pezzi delle altre serie inventariate sempre nello Spalazzi, formano appunto la collezione di 378 pezzi donati, ut dicitur, da Francesco maria II. I vasi di questa serie specifica di alberelli non possono riferirsi ai disegni degli artisti suddetti, pur essenso di alta qualità, dai quali, tuttavia, traggono fonte di ispirazione, come pure dalle opere dei maestri maiolicari quali Niccolò Pellipario, Francesco Xanto Avelli, Giusto Durantino, che furono i veri capostipiti della scuola urbinate. Si possono invece attribuire a bottega dei Fontana per l'uso di una tavolozza varia e accesa, per i paesaggi attenti alle notazioni naturalistiche con rocce condotte con varietà pittorica e sobriamente stilizzate, con prati verde ramina e terreni ocracei, con alberi dai tronchi notati di bruno di manganese, con foglie verde ramina notate di bistro, con marine condotte con strisce orizzontali chiuse all'orizzonte da montagne turchine e infine per le figure con carnagioni ambrate, dai volti generici e sommari e dalle espressioni attonite. Il soggetto dell'alberello in esame è tratto dal libro I delle Metamorfosi di Ovidio
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1100002942
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici delle Marche
- DATA DI COMPILAZIONE 1975
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2007
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0