Madonna del Rosario con Santi e misteri del rosario
Dipinto murale di forma rettangolare. Una finta cornice baccellata racchiude una serie di riquadri e tondi ospitanti i misteri del rosario. Al centro una cornice quadrangolare, modanata e intagliata con fusarole, inquadra la figura della Madonna che tiene il Bambino in braccio mentre porge il rosario verso una nutrita schiera di Santi che la circondano e tra i quali sono riconoscibili San Girolamo, San Domenico, San Bernardino da Siena e Santa Caterina da Siena. Ai lati del trono sono due angeli recanti rosari. Sulla sommità della cornice siede una coppia di profeti, mentre al centro due angioletti reggono un medaglione all'interno del quale è raffigurato Cristo che incorona la Madonna. Sul bordo superiore della cornice siede un angioletto. Sullo sfondo è una mostra architettonica, dipinta a finto marmo e arricchita da tendaggi, nel cui architrave è presente un'iscrizione leggibile solo parzialmente
- OGGETTO dipinto
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ATTRIBUZIONI
Angelucci Fabio Di Gaspare (attribuito)
Angelucci Camillo Di Gaspare (attribuito)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Chiesa di S. Francesco (ex)
- INDIRIZZO Via Frà Giordano, 221, Giano Dell'umbria (PG)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto, celato dalla macchina lignea dell'altare dedicato a Santa Barbara, è stato riscoperto nel corso degli anni Novanta dello scorso secolo. Attribuito da Salvatori (1999) a un pittore di ambito perugino della seconda metà del XVI secolo, successivamente è stato riferito da Castrichini (2011) alla mano di Fabio e/o Camillo Angelucci. Tuttavia le analogie, sia formali che stilistiche, ravvisabili tra le figure della Madonna con il Bambino di Giano e quelle raffigurate nella pala della Pace dei Casciani, opera certa di Gaspare e Camillo Angelucci datata 1547 e proveniente dalla Collegiata di Santa Maria a Cascia, sembrano suggerire un modello per il gruppo centrale del dipinto murale di Giano. Un ulteriore confronto con alcune scene facenti parte del ciclo con Storie di Cristo, della Vergine e dei Profeti, dipinto da Camillo e Fabio Angelucci tra il 1570 e il 1584 nella chiesa della Madonna della Neve, in località Castel Santa Maria di Cascia (cfr. Fabbi 1975; Manuali per il territorio 1977) e di cui Castrichini (2011) ha presentato una riproduzione fotografica antecedente al terremoto del 1979 che ha raso al suolo l'edifico, permette di fare alcune interessanti considerazioni. Appare identica la cornice baccellata con foglie angolari che a Giano delimita la serie dei misteri del rosario mentre a Castel Santa Maria racchiude un'Adorazione dei Magi nel nicchione della Natività, opera realizzata dal solo Camillo nel 1573 (cfr. Fabbi 1975, p. 459). Simili nella impostazione e nella costruzione dei volumi, di chiara ascendenza michelangiolesca, sono le figure di profeti che a San Francesco siedono sopra la cornice mentre nel nicchione del Rosario, dipinto da Camillo e Fabio Angelucci nel 1584, ma secondo Fabbi quasi interamente opera del secondo (p. 461), affiancano il catino. La scansione dei Misteri del rosario entro riquadri e tondi, distribuiti intorno alla scena centrale, e intercalati a motivi decorativi, risulta essere praticamente identica. Anche certi caratteri fisiognomici appaiono affini. Per tali considerazioni, risulta assai convincente l'attribuzione della Madonna del Rosario alla bottega degli Angelucci di Mevale, anche se, la mancanza di una documentazione, rende assai arduo definire con certezza se l'opera sia di Camillo o Fabio o frutto di una collaborazione dei due pittori, sicuramente debitori dell'insegnamento del padre Gaspare
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1000220298
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio dell'Umbria
- DATA DI COMPILAZIONE 2022
- ISCRIZIONI architrave - [...] S[AN]CTA DEI GENITRIX [...] - a pennello - latino
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0