madre con bambino

monumento ai caduti ad emiciclo, 1926 - 1932

Il monumento, il cui spazio è delimitato da un muro a pianta semiellittica, si compone di tre distinti elementi a sviluppo verticale. L'elemento centrale, di maggiori dimensioni, è costituito da un'erma con testa dell'Italia Turrita, posta su di un piedistallo dotato di un alto zoccolo poggiante su base a gradini. Il pilastro dell’erma, di forma quadrangolare, presenta, addossate alla faccia destra e sinistra, due lesene sormontate da aquile a volo chiuso. Sul fronte, al di sopra del piedistallo, si erge la statua bronzea di un fante, con le braccia conserte appoggiate a un fucile con il calcio a terra. Al lato sinistro del piedistallo è addossata una statua in travertino, poggiata su di un semiplinto che sorge dallo zoccolo, raffigurante un giovane donna seduta con un bambino in piedi sulle ginocchia. Sul lato destro del piedistallo, posizionata nel medesimo modo, è la statua di un contadino con un fascio di spighe. Sul retro, in posizione speculare alla statua del fante, è lo stemma della città di Spoleto scolpito nel travertino. I due elementi laterali del monumento, uguali tra loro, sono costituiti da due obelischi in travertino con piedistallo cubico, sormontati da aquile a volo abbassato; sulle facce dei due obelischi sono riportati a incisione i nomi dei caduti di Spoleto

  • OGGETTO monumento ai caduti ad emiciclo
  • MATERIA E TECNICA Bronzo
    MURATURA
  • ATTRIBUZIONI Diano Domenico Umberto (1887/ 1977)
  • LOCALIZZAZIONE Viale dei Cappuccini
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'imponente monumento, opera dello scultore calabrese Domenico Umberto Diano, costò 7.100 lire e fu inaugurato il 23 ottobre 1932 alla presenza di Sua Altezza Reale Aimone d'Aosta, duca di Spoleto. Sui due obelischi laterali sono riportati i nomi dei 579 caduti di Spoleto e dei comuni di Campello sul Clitunno, Castel Ritaldi, Giano dell'Umbria, S. Anatolia di Narco, Scheggino e Vallo di Nera, un tempo facenti capo alla città dei Duchi. Il progetto originario prevedeva la realizzazione sul Colle dei Cappuccini di un Parco della Rimembranza con un albero in memoria di ciascun caduto. Sul muro che delimita l’emiciclo sono state successivamente apposte quattro lastre i travertino recanti i nomi dei caduti nelle guerre dal 1935 al 1945 e nella bonifica dei campi minati. Nota del revisore [2016] Sulla base del fante è presente la firma dello scultore e la data di esecuzione della statua bronzea (1926). Nel 1923 l'Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi di Guerra scrive una lettera al Comitato per il Parco della Rimembranza affinchè: [...] voglia erigere un monumento votivo della cittadinanza di Spoleto nel centro del Parco della Rimembranza, sua sede naturale" (ASC, fasc. Costruzione del Parco della Rimembranza)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1000176826
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici dell'Umbria
  • DATA DI COMPILAZIONE 2014
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2016
  • ISCRIZIONI erma centrale, piedistallo, fronte - AI CADUTI DELLA SUA TERRA/ SPOLETO DUCALE/ NON FUNEBRI SEGNI CONSACRA/ MA IL FANTE ARMATO D’ITALIA/ IN PIEDI/ PER LE GLORIE DELL’AVVENIRE - Tomaso Sillani - a incisione - italiano
  • STEMMI erma centrale, retro, al di sopra del piedistallo - civile - Stemma - Comune di Spoleto - Partito: nel primo di (argento) alla croce di (rosso); nel secondo di (rosso), al cavaliere armato e tutto chiuso in armatura (d'argento) su cavallo inalberato a destra dello stesso scudo e il pennone alla croce rossa in campo bianco. Sormontato da corona ducale
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

RELAZIONE URBANISTICO AMBIENTALE

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