grottesche

decorazione pittorica, ca 1800 - ca 1899

Disposte simmetricamente sulle vele della crociera, grottesche includenti piccole figure, mascheroni, teste antropomorfe, arpie, centauri recanti tr alci, capre, motivi di vasi, cesti fioriti, ventagli neroniani, elementi a stratti

  • OGGETTO decorazione pittorica
  • AMBITO CULTURALE Ambito Italia Centrale
  • LOCALIZZAZIONE Villa del Cardinale
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La campata superiore dello scalone che accede al secondo piano ed il vesti bolo che l'accoglie a quel piano presentano una decorazione di gusto neocl assicista e antichizzante senza dubbio ispirata al repertorio di grottesch e "all'antica" ampiamente illustrato nei dipinti cinquecenteschi della Vil la, ma d'altra parte anche aggiornata alla moda antiquaria sollecitata e a limentata dalle scoperte archeologiche che, a partire dai primi decenni de l XVIII secolo, avevano riportato alla luce l'antica città di Ercolano, pr ima, e di Pompei, poi. La vasta diffusione delle raccolte grafiche che doc umentavano quegli straordinari ritrovamenti e dunque la disponibilà di mod elli assolutamente originali, portò ad una ripresa dei motivi decorativi a ntichizzanti a grottesche, che pure erano comparsi all'inizio del Settecen to accanto a figure orientali, scimmie e arabeschi, in capricci decisament e anti-classici e assimilati alle "chinoiserie" e "singerie" di ampio succ esso. Questa corre nte di gusto e, insieme, il suo repertorio ornamentale furono efficacement e rappresentati ed esaltati dal formalismo neoclassico che li arricchisce di nuovi motivi, con fortunati esempi anche in ambito umbro ad opera sopra ttutto di Marcello Leopardi (1740/50-1796) e di Felice Giani (1758-1823), che si collocano nel solco delle ricerche mitografiche di Tommaso Conca (1 749-1815) e delle sue produzioni romane più aggiornate ed originali, anche in tema di esotismo egizio. Rinvigorita dallo studio accademico, l'orna mentazione classica "a grottesche" riemerge nelle decorazioni neo-cinquece ntiste del secondo Ottocento che ripropongono, con sfoggio di virtuosismi tecnici e creativa emulazione, tutto il repertorio "all'antica". A questo proposito, un esempio in ambito locale estremamente rappresentativo è cost ituito dal complesso decorativo del Palazzo della Provincia a Perugia che, nel corso degli anni '70 del XIX secolo, vide attivi numerosi accademici, artisti e decoratori dell'epoca tra i quali, oltre ai più giovani Domenic o Bruschi (1840-1910) e Matteo Tassi (1831-1895), anche Mariano Piervittor i (1820-1888) che fu un interprete di particolare creatività proprio dell' ornato a grottesca. Riguardo alle vicende storiche della Villa, ricordiam o che tra XVIII e XIX secolo per iniziativa della famiglia Oddi, nuova pro prietaria a partire dal 1645, la Villa venne più volte interessata da inte rventi di restauro e di rinnovamento, successivamente rivolti anche a valo rizzarne la capacità ricettiva, favorendone l'utilizzo, a partire dalla me tà dell'Ottocento, come "Country House": il secondo piano venne allestito per l'ospitalità con nuove camere e servizi. In seguito, nel 1891 la Vil la fu acquistata da Francesco Cesaroni e subì nuove trasformazioni e resta uri
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1000078707
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio dell'Umbria
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio e per il patrimonio storico artistico ed etnoantropologico dell'Umbria
  • DATA DI COMPILAZIONE 2002
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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