Creazione del Sole, della Luna, degli astri e della Terra, grottesche

decorazione pittorica, 1590/ 1610

Motivo illusionistico del finto quadro con cornice rettangolare trattata a venature marmoree, includente: al centro in primo piano, Dio Padre come C reatore entro nube luminosa che illumina il volto canuto con lunga barba b ianca; veste lunga tunica e colla ds sollevata indica il cielo, mentre riv olge la sn in basso verso la terra; tutt'intorno, paesaggio naturalistico con rocce e arbusti; in alto a sn, quarto di luna e stelle; a ds in alto, sole antropomorfo ai lati, due padiglioni su 4 sottili colonne coperti da cupola su cui poggia figura femminile; quello a sn include figura alata; q uello a ds, lampada fumante tutt'intorno, festone composto da motivi decor ativi di ghirlande di fiori e frutti, elementi cordiformi ed elementi vege tali, testine alate, volute vegetali, baldacchini conici con castoni pende nti, uccelli in volo che tendono nastri

  • OGGETTO decorazione pittorica
  • AMBITO CULTURALE Ambito Italia Centrale
  • LOCALIZZAZIONE Villa del Cardinale
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il ciclo veterotestamentario di questa sala si svolge attraverso i dieci r iquadri che, come si è visto, impegnano le lunette all'innesto della volta , mentre il centro del soffitto è riservato al grande quadro con la Creazi one del Cielo e della Terra. Qui la figura di Dio Padre, nel tipo "patriar cale" introdotto in epoca rinascimentale, campeggia all'interno di un paes aggio ancora in gran parte desertico. Ha invece inizio con le due scene nelle quali Dio plasma dalla polvere l'u omo e quindi gli trasmette la vita con un soffio e con il tocco della mano , la coincisa serie di storie dei Progenitori tratte dai primi tre capitol i della Genesi, e che prosegue con la creazione di Eva, la tentazione e il peccato, quindi la perdita del Paradiso e l'inizio dell'esistenza di lavo ro e di sofferenza per Adamo ed Eva. Il tema dell'innocenza edenica e quello del Peccato Originale si intreccia no qui con quello pagano delle Quattro Età con cui esordiva la teoria dell a creazione del mondo nelle leggende mitologiche di tradizione greca e lat ina, riprese da Ovidio nelle "Metamorfosi" (I, 89-150). La prima è l'età d ell'Oro, una condizione idealizzata di primitiva armonia con la natura, gi à così dipinta da Esiodo - esponente, secondo Panofsky, di quel "primitivi smo molle o positivistico" che concorda, appunto, con l'interpretazione re ligiosa del destino umano e con la dottrina del Peccato Originale (cfr. Pa nofsky E, 1939, 1975, pp.47 s). E' questa l'epoca in cui regnava Saturno, l'antico dio romano dell'agricoltura, che si trova infatti raffigurato nel clipeo centrale tra le prime due lunette che includono Adamo ed Eva nel P aradiso Terrestre. Si esplicita in questo modo, coll'inserimento cioè di a llusive divinità pagane nei clipei collocati tra le lunette, l'intenzione di instaurare un rapporto analogico tra storia sacra e mitologia che è sot tesa a questa figurazione. A Saturno segue Apollo, protettore delle arti e delle attività umane che contraddistinguono la successiva Età dell'Argent o: così, nella lunetta successiva, la scena della Tentazione segna la perd ita della felice condizione primeva e l'inizio della condizione di lavoro e di sofferenza propria dell'esistenza umana qui esemplificata da alcune i mmagini dei progenitori occupati nelle opere quotidiane. Minerva, raffigur ata con armatura e lancia, allude alla terza età, quella del Bronzo, in cu i gli uomini conobbero la violenza e la guerra: in piena corrispondenza, l a scena biblica vede la presenza di Caino e Abele fanciulli che introduce il tema delittuoso del fratricidio che grava sulla nuova generazione. Conc lude la serie Mercurio il messaggero degli dei che, come simbolo della Rag ione e dell'Eloquenza, apre la strada alla nuova umanità dell'Età del Ferr o cui competerà il riscatto ed il progresso della civiltà. Accanto ai coincisi brani veterotestamentari, torna una nuova serie di fig ure allegoriche -tra cui la Speranza, la Fede, la Gloria, l'Abbondanza, la Giustizia, la Fortezza e la Vigilanza- insieme a numerosi soggetti profan i, scene mitologiche, divinità pagane, animali simbolici e creature fantas tiche, che animano il ritmo delle grottesche e ne scandiscono la simmetria . Alquanto alterata per ripetuti interventi di ridipintura e molto danneggia ta nella zona al di sopra della parete che ospita il camino a causa di vas te infiltrazioni in corrispondenza della canna fumaria, nel suo complesso questa decorazione si distacca nettamente, sia dal punto di vista stilisti co che formale e sintattico, dagli affreschi del piano terra e dalle prece denti sale del primo piano; pur se, di queste ultime, ripropone sia la sce lta tematica di ambito veterotestamentario, sia i motivi decorativi deriva ti dal repertorio delle grottesche, ampiamente illustrato qui alla Villa. Risulta evidente una diversa semplificazione degli elementi ornamentali, u na certa ripetitività e una significativa rarefazione dei moduli compositi vi; come pure, un nuovo sbilanciamento caricaturale nella resa dei mascher oni antropomorfi e degli animali, con esiti, in alcuni casi, parodistici. Questi caratteri, oltre all'uso di una tecnica più rapida e compendiaria e alla mancanza di uno schema compositivo complesso e serrato a favore di u na alleggerita disposizione "a festone" dei motivi decorativi tutt'intorno al quadro centrale, suggeriscono di posticipare la datazione della decora zione di questa sala, distanziandola dal complesso cronologicamente omogen eo degli affreschi del piano terra e delle sale del primo piano, e colloca ndola nell'ambito del primo quarto del XVII secolo. Infatti, sono qui anco ra presenti i simboli araldici della famiglia Della Corgna -il trimonte e i tralci di corniolo- che rimase proprietaria della villa fino al 1643 qua ndo Fulvio II, ultimo duca di Castiglione, coinvolto nella guerra di Castr o tra Urbano VIII e Odoardo Farnese e per
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1000077969
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio dell'Umbria
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio e per il patrimonio storico artistico ed etnoantropologico dell'Umbria
  • DATA DI COMPILAZIONE 2001
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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