grottesche con figure allegoriche, paesaggi ed uccelli, allegoria della Pr udenza
da sn: lungo lo spigolo, grottesche con motivo cordiforme e corniolo da cu i becca uccello, clipeo con mascherone, volute, testa di putto e vaso con corniolo/ nella lunetta sn, tra volute e uccelli, riquadro centinato con p aesaggio rupestre con albero centrale con la chioma scossa dal vento/ nel la vela, tra volute vegetali, riquadro con paesaggio con alberi/al centro, dall'alto: cesto fiorito su testina alata; clipeo con la Prudenza come fi gura femminile che incede col capo rivolto all'indietro; a sn, putto-farfa lla recante rami di corniolo; arpia terminante in cesto fiorito su medagli one con volatile, tra erme e volute; mascherone con collana; tra 2 uccelli dal lungo collo addossati, scomparto con cigno/nella lunetta ds, tra vasi fumanti, uccelli, arpie e ventagli neroniani, riquadro con figura assisa/ nella vela, clipeo quadrilobato con figura femminile/ al di sopra del ver tice della vela, centina includente uccello, e in alto trimonte con ramosc elli di corniolo infissi
- OGGETTO decorazione pittorica
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ATTRIBUZIONI
Savini Salvio (attribuito)
- LOCALIZZAZIONE Villa del Cardinale
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Nel clipeo centrale tra le due lunette è raffigurata la personificazione d ella Prudenza, che incede volgendo il capo all'indietro a simboleggiare la sua circospezione. In realtà si tratta di una delle tre immagini nelle qu ali è stata qui scomposta la stessa virtù, colta in tre diversi momenti de l suo incedere guardingo: è, infatti, sempre la medesima figura con lo ste sso abbigliamento e il copricapo a turbante che qui si volge indietro, ma sulla parete opposta, nel clipeo a sn, guarda in avanti, mentre in quello a ds,si gira di lato, pur mantenendo le braccia nello stesso atteggiamento . Questa articolata iconografia rappresenta una variante rispetto alla figur a con tre volti, tipologia peraltro molto diffusa a partire dal Rinascimen to, presente anche qui alla Villa, nelle decorazioni del vestibolo antista nte il salone principale. Si registra dunque in questa sala una ripresa della tematica allegorica e celebrativa che informa gran parte dei soggetti illustrati negli affreschi del piano terra e del primo piano. In particolare, il tema dell'amenità d ella vita in villa e dell'accoglienza virtuosa offerta dai suoi proprietar i viene qui esemplificato in primo luogo dalla figurazione centrale della volta, dedicata ad una figura allegorica che assomma in sé le caratteristi che e gli attributi che il Ripa riferisce parte alla Generosità e parte al la Ospitalità; in secondo luogo, da una nuova serie di Virtù -alcune diffi cilmente identificabili per l'illegibilità degli attributi- inserite in un contesto di immagini naturalistiche composte da paesaggi e da una notevol e varietà di volatili -tra i quali compaiono dei graziosissimi "putti-farf alla" mai altrove rilevati qui alla Villa-, costellato di trimonti araldic i e disseminato di altrettanto emblematici ramoscelli di corniolo -i primi , ricordiamo, derivati dallo stemma parlante di Giulio III Ciocchi Dal Mon te ed inseriti, in virtù della stretta parentela, esclusivamente in quello di Ascanio e Fulvio Della Corgna, mentre successivamente l'arma familiare torna alle caratteristiche originarie. Infine, l'elaborato soggetto della sala viene completato da due "exempla" contenuti nei brevi episodi della vita di Abramo. A questo riguardo, giova precisare che la rappresentazione di personaggi e temi biblici - come ne l caso già analizzato della sala con le Storie di Giacobbe o in quello seg uente di altri episodi della Genesi - viene incontro alla volontà di arric chire, con l'inserimento di brevi testi sacri, talvolta altamente simbolic i, il tessuto allegorico delle decorazioni e rinnovare con nuovi soggetti la trama figurativa delle grottesche. L'inserimento di episodi vetero-test amentari corrisponde infatti ad una prassi tipica della fine del '500 che non altera nè squilibra in alcun modo la struttura narrativa presistente: i nuovi soggetti vengono collocati sullo stesso livello espressivo degli a ltri elementi decorativi e dunque riassorbiti, come i paesaggi o le scene mitologiche o le allegorie, nella trama generale. Tra i tanti esempi riscontrabili, rientra in un ambito stilistico particol armente vicino al Savini e agli artisti attivi alla Villa, il caso, analiz zato dalla Vasetti relativamente all'attività fiorentina del Poccetti e de i suoi collaboratori, di palazzo Salviati-Gerini: rinnovato intorno al 159 3, fu decorato a grottesche con l'inserimento di storie bibliche (Abramo, Isacco, Giacobbe) ispirate ad una nota e riconoscibile fonte iconografica, la serie delle incisioni, raccolte sotto il titolo di "Quadrins Historiqu es de la Bible", eseguite da Bernard Salomon per le edizioni italiana, ted esca, inglese e spagnola della Bibbia edita da Jean de Tournes a Lione ver so la metà del secolo XVI. Interessante notare come proprio gli affreschi di palazzo Salviati, ed in particolare le grottesche della volta della sal a di Abramo - attribuita dalla studiosa ad un anonimo "Maestro delle Stori e di Abramo" - mostrino di appartenere ad un ambito stilistico tangente, s e non coincidente, con quello attivatosi nella decorazione della Villa, co l quale condivide elementi compositivi e modelli di riferimento
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1000077943
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio dell'Umbria
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio e per il patrimonio storico artistico ed etnoantropologico dell'Umbria
- DATA DI COMPILAZIONE 2001
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0