San Pietro Martire e il miracolo della nube. Santo martire

dipinto,

Affresco quadrangolare

  • OGGETTO dipinto
  • ATTRIBUZIONI Benedetto Di Bindo (attribuito)
  • ALTRE ATTRIBUZIONI Stefano Fiorentino
    Buonamico Buffalmacco
    Taddeo di Bartolo
  • LOCALIZZAZIONE Perugia (PG)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Per la vicenda storica e storico-artistica della cappella si rimanda alla scheda 00076449. Innegabili i rapporti con la pittura senese dei primi del '400; il nome più ricorrente per la paternità è Benedetto di Bindo, confortato anche dal dato cronologico visto che nel 1415 venne a Perugia, dimorando a San Domenico e lavorando per i frati per i quali eseguì la decorazione di una finestra della sagrestia e morì probabilmente quì nel 1417. L'esame della cappella non evidenzia che gli affreschi siano stati eseguiti in due tempi differenti, gli intonaci sono allo stesso livello. Stilisticamente si nota la presenza di un cantiere abbastanza grande costituito forse da un capogruppo affiancato da aiutanti di cultura e formazione distinta. Benedetto da un naturalismo più profondo, nutrito di morbida e soffice fusione cromatica si rivolge alla novità del momento in casa senese (Giovanni da Milano e il gotico internazionale). Probabilmente questo progredire lo trasmise anche ai suoi collaboratori visto che in opere come la Sagrestia del Duomo e l'Arliquiera di Siena si servì di aiuti. Alcuni particolari di Perugia sono esatte citazioni di Benedetto. L'impianto decorativo è progettato da Benedetto quasi certamente, prendendo spunto da altri cicli (ad es. aveva lavorato a S. Domenico poco prima Cola Petruccioli). La parete di fondo denota rapporti con le 4 scene, dell'Arliquera, accanto alla presenza di Benedetto forse due collaboratori. Perl'iconografia delMiracolo della nube cfr. Kaftal G., 1956, n. 300; 1978, n. 236; 1985, n. 184. Esaminando la scena del Miracolo della nube sembrano più evidenti i rapporti con il collaboratore di Benedetto della parete sinistra specie nelle tipologie maschili con la barba puntinata. Questa parete di fondo sembrerebbe però più unitaria stilisticamente probabilmente in continuazione di un progetto ben definito in precedenza. Il secondo maestro o collaboratore denota un gusto nordico oltremontano, specie nella definizione dell'architettura e negli abiti; la caratterizzazione dei personaggi colti in vari atteggiamenti è molto interessante e vivace debitrice di certi espressionismi umbri. Forse Benedetto di Bindo forse illustrato i personaggi più in vista di Perugia; è la scena più controversa dagli studiosi e più discussa ad assegnarla all'artista senese, dove vi sono spunti di varia provenienza
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1000076455
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio e per il patrimonio storico artistico ed etnoantropologico dell'Umbria
  • DATA DI COMPILAZIONE 1999
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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