croce d'altare,
post 1635 - post 1635
Croce latina con terminazioni di forma mistilinea; raggi si dipartono dall'incrocio dei bracci, il cartiglio con INRI ha anch'esso forma mistilinea ed è decorato in basso da cherubino. Il Cristo ha il capo reclinato all'indietro a sinistra, gli occhi chiusi, il corpo nudo è ricoperto solo da un drappo di tessuto ondeggiante avvolto intorno ai fianchi
- OGGETTO croce d'altare
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MATERIA E TECNICA
ARGENTO
- AMBITO CULTURALE Bottega Italiana
- LOCALIZZAZIONE Orvieto (TR)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Con il termine Croce d'altare si definisce una croce poggiante su una base, da collocare al centro dell'altare, sulla mensa, sul gradino o al centro del tabernacolo. A partire dalla metà del IV secolo la croce cominciò ad apparire coem oggetto autonomo, inizialmente legato alla devozione privata, in seguito inserita nell'arredo ecclesiastico. La croce fu in origine un oggetto piccolo e prezioso nel quale non compariva l'immagine del crocefisso, riscontrabile solo intorno al IX sec., prevalentemente nell'iconografia del Christus patiens. Fin dai primi tempi si configurano due tipologie essenziali: la croce pensile e la croce processionale da cui è derivato il tipo di croce che, sia pure lentamente, è divenuto il fulcro dell'arredo d'altare. La croce processionale era scomponibile nonchè la croce, staccata dall'asta e innestata su una base apposita, poteva essere facilmente collocata sopra la mensa, come attestano le rubriche dell'Ordo Romanus (metà sec. XII). L'immagine di Gesù crocefisso sulla croce è documentata dal sec. XIV e veniva resa obbligatoria dal Messale di Pio V e dal Caerimoniale episcoporum. Prevalentemente a sbalzo sono realizzate le tipiche raffigurazioni della croce, il Crocefisso tra gli Evangelisti, la Madonna e S. Giovanni. Il crocefisso conservato nella sacrestia del duomo di Orvieto può essere datato posteriormente al sec. XVII in quando riprende alcuni particolari che troviamo nel Crocefisso conservato al Museo dell'Opera di Orvieto datato ante 1635 attribuito ad Alessandro Algardi (Nava Cellini,1967, p. 36) quali il drappo di tessuto avvolto intorno ai fianchi di Cristo: tale drappo svolazzante forma infatti un gioco di pieghe molto particolare probailmente desunte dall'opera dell'Algardi; inoltre anche il volto del Cristo è atteggiato in modo simile
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1000060471
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio dell'Umbria
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio e per il patrimonio storico artistico ed etnoantropologico dell'Umbria
- DATA DI COMPILAZIONE 1994
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0