lapide tombale, opera isolata - ambito orvietano (sec. XX)
lapide tombale,
(?) 1955 - (?) 1956
La lapide quadrata si trova tra il pilastro addossato alla controfacciata e la prima colonna della navata verso il portale centrale. Presenta un'iscrizione su due registri
- OGGETTO lapide tombale
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MISURE
Altezza: 64 cm
Larghezza: 60 cm
- AMBITO CULTURALE Ambito Orvietano
- LOCALIZZAZIONE Basilica Cattedrale di Maria SS.ma Assunta
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il pavimento del Duomo di Orvieto venne iniziato nel 1347, quando era capomastro Andrea Pisano; fu realizzato con lastre di marmo rosso di Prodo già usato dal 1330 per lastricare lo "spazzo", ossia il sagrato antistante la facciata e fu poi continuato negli anni successivi. La pavimentazione venne rinnovata dall'agosto del 1955 al marzo del 1956. In tale occasione sotto il vecchio pavimento costellato di lapidi sepolcrali sono state rinvenute molte tombe; inoltre è stata conservata la parte centrale del pavimento in marmi bianchi e rossi con gigli dei Farnesi e sono state riprodotte le iscrizioni delle tombe gentilizie, di quelle del clero e delle categorie artigiane della città impiegando lo stesso calcare di Prodo già usato nel XIV secolo. In tale modo secondo il Bonelli nel rifare il pavimento "si è ripetuto il grosso errore dei trecentisti" poiche "il calcare di Prodo di un rosso bruno che può variare fino al rosa pallido e slavato [...] porta uno stridente insanabile contrasto con la tonalità esclusivamente grigia dell'interno e turba e intacca l'armonia cromatica dell'insieme". Alcune lastre del vecchio pavimento furono utilizzate per lastricare il vialetto che conduce alla cripta dei nuovi vescovi. Questa lapide è dedicata alla scuola dei cantorie del Duomo. Le "scholae cantorum" sono istituzioni antichissime che riuniscono i cantori degli inni sacri nelle singole chiese. Sappiamo che papa Gregorio I nel 590 istituì per primo una scuola di cantori, che in quel tempo erano diaconi. Nel corso dei secoli all'interno di ogni "schola cantorum" si stabilirono delle gerarchie ben precise che prevedevano un primicerio (cantor o praeceptor) e un secondicerio (succentor)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1000060143
- NUMERO D'INVENTARIO Sopr. BAAAS PG Inv. Scheda n. 12896
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio dell'Umbria
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici dell'Umbria
- DATA DI COMPILAZIONE 1994
- ISCRIZIONI al centro - SCHOLAE CANTORUM/S. MARIAE - capitale - a incisione - latino
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0