Lupo
doccione,
1300 - ca 1399
Scultura raffigurante: lupo (non ha canale di scolo sul dorso) con corpo snello e disegno delle costole sui fianchi, coda in alto rilievo sul basamento, zampe agili, corto pelo aderente al collo in altorilievo, disegnato a onde con parte terminante delle stesse riccioluta con foro centrale sul trapano. Muso magro molto allungato , orecchie triangolari, sopracciglia e bulbi degli occhi sporgenti, nasolungo, bocca spalancata con aguzzi denti in evidenza: gli otto posteriori integri mentre quelli anteriori sono frammentari
- OGGETTO doccione
- AMBITO CULTURALE Ambito Italia Centrale
- LOCALIZZAZIONE Basilica Cattedrale di Maria SS.ma Assunta
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Con il termine “doccione” si intende indicare un elemento che, sporgendo dalla copertura di un edificio, serve per scaricare in un canale l’acqua piovana raccolta. Costituito essenzialmente da una lastra concava o da un tratto di canale, è stato spesso, fin dall’antichità, arricchito di figurazioni fantastiche. I doccioni che finsero rosoni, teste di leone o di lupo negli edifici classici, divennero mostri, demoni, draghi nel periodo medievale e gotico e non poche volte furono usati con funzione unicamente decorativa. In Orvieto sono per lo più in forma d’animale (cane, leone, lupo) raarmente con arricchimenti dettati dalla fantasia dell’artista. Il materiale con cui essi venivano realizzati è il travertino, usato per l’intero Duomo, che si estraeva dalle cave di Porano e castellonchio dei Monaldeschi
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà persona giuridica senza scopo di lucro
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1000060103
- NUMERO D'INVENTARIO 12856
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici dell'Umbria
- DATA DI COMPILAZIONE 1994
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2012
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0