Cristo caccia i mercanti dal tempio
rilievo,
ca 1550 - ca 1574
Danti Vincenzo (attribuito)
1530/ 1576
Rilievo in stucco
- OGGETTO rilievo
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MATERIA E TECNICA
stucco/ modellatura a stampo
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MISURE
Altezza: 50 cm
Larghezza: 70 cm
Peso: 14 kg
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ATTRIBUZIONI
Danti Vincenzo (attribuito): esecutore
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria Nazionale dell'Umbria
- LOCALIZZAZIONE Palazzo dei Priori
- INDIRIZZO Corso Pietro Vannucci, 19, Perugia (PG)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il rilievo fa parte di un gruppo di opere vendute nel 1882 dai Fratelli Cajani di Gualdo Tadino al Municipio di Perugia con la mediazione di Luigi Carattoli (Delogu G.F., Friggeri, Bonamancia...2022, pp. 599-600, nota 88). Tre gessi ancora presenti in Galleria, il quarto rilievo risulta esser stato venduto ad altri. La cifra totale pagata per i rilievi fu di 25 £. (Carte Carattoli, busta 17, fascicolo 6 Rapporti...cit; Idem,, fascicolo 1880, 1881, 1882 c. 7m Oggetti venduti dal Sottoscritto appartenenti ai Sig.ri Cajani di Gualdo Tadino, Perugia, 1 Luglio 1882: N. 3. Gessi - Cristo che discaccia i profanatori dal Tempio - La flagellazione di Cristo - Un gruppo di storpi in atto di chiedere elemosine, in tutto £ 25. (vedi i Numeri) 35 - 36 - 37” I numeri riportati sono errati ma dev’essersi trattato di un errore di trascrizione poiché i titoli delle opere coincidono perfettamente. Un altro appunto dello stesso fascicolo, datato 26 giugno 1882, riporta la nota della riscossione del rimborso dal Museo Archeologico della cifra di lire 25. Sebbene parte della critica ritenga che l'opera sia una riproduzione in gesso di un getto in bronzo, Santi (1985, pp. 244-245 con bibliografia precedente) lo ritiene uno stucco probabilmente destinato ad essere dipinto, in quanto non esiste alcun documento, nè particolari tecnici che attestino si tratti di un calco. Riguardo alla datazione, il dibattito sembra ancora aperto: mentre Santi ritiene l'opera collocabile nel primo periodo fiorentino (1559-1560) di Vincenzo Danti subito dopo il Serpente di bronzo, accanto alla Flagellazione della Nelson Gallery di Kansas City, a quella del Museo Jacquemart-André di Parigi, allo sportello di bronzo del Bargello; Summers (1979, pp. 334-335) e Paolucci (1980, p. 110, n. 191) datano l'opera tra il 1555 (statua di Giulio III) e lo sportello e il serpente di bronzo del 1560-61
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1000016814
- NUMERO D'INVENTARIO 816
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Galleria Nazionale dell'Umbria
- ENTE SCHEDATORE Galleria Nazionale dell'Umbria
- DATA DI COMPILAZIONE 1988
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
2022
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0