Miracolo di san Ludovico da Tolosa. Un mercante ritrova il denaro perso durante un naufragio

dipinto, ca 1454 - ca 1480

Seconda scena del ciclo pittorico

  • OGGETTO dipinto
  • MISURE Altezza: 250 cm
    Larghezza: 340 cm
  • ATTRIBUZIONI Bonfigli Benedetto (attribuito): esecutore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria Nazionale dell'Umbria
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo dei Priori
  • INDIRIZZO Corso Pietro Vannucci, 19, Perugia (PG)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Anche in questo episodio si nota quanto sia ancora forte l'influsso dell'Angelico, in particolare la scena del Miracolo di San Nicola di Bari, raffigurato nella predella del grande polittico che l'Angelico dipinse a Perugia per i Guidalotti. Analoghe sono le navi raffigurate, così come l'immagine del santo che interviene all'interno di un nimbo. La costante ricerca naturalistica e l'attenzione per i fenomeni naturali che qui Bonfigli dimostra richiamano alla memoria le opere di Gentile da Fabriano (Polittico Quaratesi), affreschi in San Giovanni in Laterano (terminati dal Pisanello); mentre le figure e il personaggio nudo in primo piano ricordano molto da vicino Masaccio e Domenico Veneziano. Tutto ciò dimostra quanto Bonfigli abbia conosciuto in maniera approfondita la cultura fiorentina degli anni Quaranta del Quattrocento, forse per essere stato a Firenze al seguito del Veneziano. (Mencarelli, 1996, pp.77-79). La seconda scena del ciclo prosegue sulla parete nord dove sono rappresentate due scene, riquadrate da finte paraste e fascioni superiori, decorati con festoni floreali su fondo oro. Nel primo riquadro è narrato il miracolo svoltosi nella città di Marsiglia (Mancini 1992). La nave, nel quadrante di sinistra, è appena arrivata nella darsena e i marinai stanno svolgendo le operazioni di ancoraggio. Sul ponte il mercante, inginocchiato, ringrazia san Ludovico che appare in alto, tra le nubi violacee, entro una raggiera dorata. In basso il mercante, raggiunta la riva, acquista pesci, accanto un pescatore, con una cesta di vimini, è intento al lavoro. A destra la narrazione, scandita da una scogliera che attraversa obliquamente la scena, prosegue con la rappresentazione del miracolo. Davanti al portico di un convento alcuni frati trovano nel ventre di un pesce, regalato loro dal mercante, una gran quantità di denaro. Nel fondale, una città nella quale si possono riconoscere edifici di Perugia: il campanile medievale di San Pietro, l’abside di San Domenico, la scomparsa chiesa di Santo Stefano del Castellare, il Palazzo dei Priori e le torri del colle Landone (cfr. Garibaldi, 2015, p. 436)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1000016095-2
  • NUMERO D'INVENTARIO 35
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Galleria Nazionale dell'Umbria
  • ENTE SCHEDATORE Galleria Nazionale dell'Umbria
  • DATA DI COMPILAZIONE 1996
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
    2016
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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