processione con le reliquie di San Fortunato
dipinto,
1654 - 1654
Abbatini Guido Ubaldo (attribuito)
1600/ 1656
Sulla parete destra è rappresentata la processione con la reliquia di S. Fortunato. Al centro è un altare, su cui poggia il reliquiario, dove è inginocchiato Sisinio Poli a pregare; dietro di lui è la processione con altri prelati e signorotti del luogo. All'estrema sinistra invece, è un gruppo di donne in atto di preghiera. In alto ai lati sono due angeli
- OGGETTO dipinto
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MISURE
Altezza: 250
Larghezza: 300
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ATTRIBUZIONI
Abbatini Guido Ubaldo (attribuito): esecutore
- LOCALIZZAZIONE Cascia (PG)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il Morini (1912, p. 107-108) lo cita senza darne, però, notizie critiche. In una scheda dell'archivio storico artistico della Soprintendenza ai Beni culturali, dei primi di questo secolo, si legge che l'opera è di fattura rapida e sicura e fatta a pennellate pastose. Per Toscano (1964, p. 37) si è di fronte ad una inaspettata atmosfera di barocco romano ed questo uno dei più eleganti complessi di pittura seicentesca in Umbria; non mancano nei volti dei personaggi saporite notazioni ed acutezze psicologiche. Tra gli evangelisti, continua sempre Toscano, solo il S. Matteo è immune da guasti e ridipinture e conferma le sue spigliate qualità pittoriche, stemperando la sua parte cortonesca con delicate evoluzioni berniniane. Sempre Toscano, in questo studio sul pittore, avvicina questo ciclo di affreschi a quelli della sagrestia di S. Spirito in Saxia a Roma, datati 1650, evidenziando la continuità cronologica con questi che sono del 1654. Precedentemente il pittore (1644) è a Scheggino, dove dipinge una pala. Si forma stilisticamente nello studio del Cavalier d'Arpino, poi è addirittura vicino al Bernini. Anche Fabbi (1975, p. 402) riafferma, senza aggiungere altro, l'attribuzione di Toscano. In AA.VV. (1976, p. 32-63, n. 47) l'Abbatini è più volte avvicinato a Salvi Castellucci, affermando che essendo quest'ultimo con l'Abbatini per più lavori ed in più lioghi, non è da escludere una sua partecipazione anche a questo ciclo. Sovrapposizioni e scambi sono dovuti certamente a quella "vulgata cortonesca" che a volte lascia scarso margine a differenziazioni individuali, soprattutto quando si tratta di due pittori che lavorano fianci a fianco. AA.VV. (1977, p. 387) conferma la precedente tesi
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1000007143-4
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio dell'Umbria
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio e per il patrimonio storico artistico ed etnoantropologico dell'Umbria
- DATA DI COMPILAZIONE 1980
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- ISCRIZIONI parete destra - L'ANNO 1539 RITROVANDOSI IN QUESTA PARROCCHIA UNA MORTALITA' QUASI/ CONTAGIOSA E SI MORIVANO LE PERSONE SENZA INTERMISSIONE IN DET/ TEMPO PROVEDDE LA MA DIVINA CHE L'EMIMO CARD. POLI MANDO' QUA LA RELIQUIA/ DEL CUOR S(U)O FORTUNATO E FU PORTATA DALL'ILL(USTRISSI)MO SISINIO POLI SUO NEPOTE ET IL/ POPULO RISOLVE DI FARE UNA SOLLENNISSIMA PROCESSIONE E SI VOTO' AL DETTO/ S(U)O ET IMEDIATE CESSO' LA MORTALITA' - lettere capitali - a pennello -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0