Annunciazione
dipinto,
Tamagni Vincenzo (1492/ 1530 Ca)
1492/ 1530 ca
Brunotti Giovanni (attribuito)
notizie 1512-1516
Al centro poderosa figura di Dio al di sotto del quale si intravedono teste di cherubini. All'angolo di sinistra è l'angelo annunziante e a destra, la Vergine, ambedue inginocchiati. Tra la figura di Dio e della Madonna vola una colomba
- OGGETTO dipinto
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ATTRIBUZIONI
Tamagni Vincenzo (1492/ 1530 Ca)
Brunotti Giovanni (attribuito)
- LOCALIZZAZIONE Arrone (TR)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Alcuni studiosi (LANZI, 1899, p.150; Morelli, 1960, p. 142) hanno unito al nome di Vincenzo Tamagni quello di Giovanni lo Spagna, di cui però in nessuna figura si riconosce la mano. Tutti sono concordi nel vedere, accanto al Tamagni, la mano di Giovanni Brunotti (unico pittore di tal nome che fiorisse a Spoleto in quel tempo) e che ebbe parte secondaria, e la cui mano può riconoscersi specialmente in alcuni angeli dell'Incoronazione "di un meschino seguace dello Spagna" (GNOLI, 1923, p.151). Il Tamagni, stretto imitatore del Sodomia e influenzato da Antoniazzo, Ghirlandaio, Pintoricchio e Raffaello (GALETTI CAMESASCA, pp. 2544- 45 ) venne ancor giovane in Umbria nel 1516 per affrescare appunto quest'abside. Sua è in genere tutta la composizione che segue liberamente l'opera di Filippo Lippi nel Duomo di Spoleto, in uno stile più largo e facile derivato da Raffaello e ancor più da Michelangelo. Il colorito è chiaro e leggero, disteso con pennello scorrevole (GNOLI, 1923, p.343). L'opera è citata anche da GUARDABASSI ( 1872, p.10) FABBI (1976 p.208-9 ) e AA.VV. (1977, p. 144)
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1000004537
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio e per il patrimonio storico artistico ed etnoantropologico dell'Umbria
- DATA DI COMPILAZIONE 1979
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0